Adozione internazionale. Confermato l’aumento dei fondi per gli iter adottivi: passano stabilmente da 15 a 25 milioni di euro

Si va verso l’approvazione dell’emendamento alla Legge di Bilancio 2018 contenuto nell’articolo 30, dedicato alle Politiche per la Famiglia, che punta ad incoraggiare le famiglie che hanno fatto e vorrebbero fare una scelta come quella di restituire a un minore abbandonato il diritto di essere chiamato figlio

Il fondo per le pratiche di adozione internazionale nel nostro Paese passa in modo stabile da 15 a 25 milioni di euro: la conferma della bella novità per tante coppie che hanno abbracciato il sogno di accogliere con loro un bambino rimasto senza famiglia in uno dei Paesi stranieri aperti a quest’accoglienza, giunge direttamente dal Senato della Repubblica. In una nota, i senatori Stefano Collina, Aldo Di Biagio e Giorgio Pagliari la rivendicano come un “riconoscimento che rappresenta l’affermazione che le adozioni internazionali fanno parte delle politiche a favore della famiglia“.

Per questo, i parlamentari esprimono “la soddisfazione di avere trovato nel Governo l’attenzione necessaria per valorizzare la scelta di tante famiglie che hanno intrapreso la via delle adozioni internazionali”. La novità, secondo le anticipazioni, dovrebbe inoltre rimanere stabile anche per gli anni a venire.

“La presenza di risorse aggiuntive nella Legge di Bilancio aggiungono i senatori – all’interno dell’art. 30 dedicato alle Politiche per la Famiglia, ha un significato particolare ed è di grande incoraggiamento per tante famiglie che hanno fatto e fanno una scelta generosa che mette al centro i bambini e il loro futuro”.

Un provvedimento che rappresenta nel contempo una apertura di credito importante per un ambiente che ha necessità di fare emergere una nuova affidabilità. Il nuovo corso che si è aperto nella Commissione Adozioni Internazionali, con la nomina a Vice Presidente della dott.ssa Laera, avrà ora le condizioni per esprimere a pieno le proprie potenzialità, a favore delle famiglie adottive, con un riordino degli enti autorizzati, per una ritrovata credibilità internazionale del nostro Paese”.

In tal senso, i parlamentari concludono auspicando “che il Presidente Gentiloni confermi la delega alla sottosegretaria alla presidenza, Maria Elena Boschi, che ha rappresentato in questi mesi un attento e fattivo interlocutore per le famiglie adottive”.