Adozione internazionale. America Latina. Santos “Chiuso in queste quattro mura, da 9 anni vedo gli altri andare via”

hondurasLa sua mente è affollata da tanti “perché”. Si chiede cosa abbia fatto di sbagliato. O se non sia proprio lui quello “sbagliato”. Perché in fondo se è là, forse è perché se lo merita. Si merita di rimanere tra quelle quattro mura di un istituto dove la sua vita è sempre uguale. Scandita da quelli che sono diventati dei rituali. Ogni giorno le stesse attività con una ripetitività spersonalizzante tanto da farti realmente pensare di essere uno fra tanti. Anzi meno degli altri. Perché gli altri, hanno trovato una famiglia. Lui ancora no. Lui vede gli altri andare via, li saluta e si sente sempre più solo. Vede gli altri allontanarsi su un’auto con la “nuova” mamma e il “nuovo” papà, con tanti sogni da realizzare. I suoi, invece, rimangono ancora chiusi in fondo al cassetto.

Tutto questo pensa e vive Santos, che nei suoi 9 anni ha già tanto visto e vissuto. Tante separazioni, come quella dalla propria mamma che lo ha abbandonato con i suoi fratelli più piccoli, e quella dai propri fratelli che, a differenza sua, sono stati adottati da una famiglia statunitense. Tanti cambiamenti ma non ancora quello più importante: quello che potrebbe cambiargli la vita. Dei genitori anche per lui.

Già perché Santos aspetta solo questo: nella sua stanza in istituto, aspetta che qualcuno bussi alla sua porta e chieda proprio di lui. Di quel ragazzino dagli occhi nocciola e pieni di vita, dallo sguardo fiero e dal sorriso fiducioso. Un bambino, come riferiscono  gli operatori del Centro, molto responsabile,  cosciente ed educato che partecipa a tutte le attività che gli vengono proposte.

Perché i bambini grandicelli hanno consapevolezza di quello che vivono e di quello che si lasciano alle spalle e se questo può spaventare i potenziali genitori, in realtà è una ricchezza e un vantaggio perché, a differenza di più piccoli che non manifestano e non esplicitano apertamente le emozioni, con bambini come Santos ne puoi parlare, ragionare ed entrare subito in relazione.

Nella foto della sua scheda, Santos è in posa: camicia a quadri, jeans, mani in tasca e una gamba leggermente più avanti rispetto all’altra. Quasi come dire: io sono qua. Pronto a venirti incontro. Nella consapevolezza che le sue speranze di una nuova vita, di un riscatto, di un futuro dipendono anche da quella foto.

Se volete essere voi “il riscatto” per Santos invia un’email a cercofamiglia@aibi.it. Insomma, manca il tocco finale, ma anche il più importante: per ridare davvero la vita a questo bambino serve al più presto trovare una famiglia disponibile ad accoglierlo in adozione. Lui sta aspettando solo voi.