Adozione internazionale. In Cina dopo la paura per il Coronavirus riprendono gli abbinamenti

Sarà di ben nove coppie il primo viaggio di gruppo post Coronavirus di Amici dei Bambini. Il presidente Marco Griffini: “Una luce di speranza in un momento di grande difficoltà”

Per la Adozione internazionale è “una luce di speranza in un momento di grande difficoltà, che arriva da dove tutto è partito. Prendiamolo come un segnale importante”. A parlare è Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che da oltre trent’anni lotta, in Italia e nel mondo, contro l’abbandono minorile. La luce di cui parla arriva dalla lontana Cina, da dove, nelle ultime settimane, dopo la grande paura per il Coronavirus, è stata inviata agli enti autorizzati per l’adozione internazionale una nuova lista dei bambini dichiarati adottabili. Una lista compilata secondo il nuovo sistema del CCCWA (China Centre for Children Welfare and Adoption), che non solo, rispetto al passato, garantisce maggiore trasparenza ma anche efficienza. Ebbene, cinque di questi bambini sono stati abbinati grazie ad Ai.Bi. e, insieme agli altri quattro bambini già abbinati ma non partiti a causa del blocco imposto dalla pandemia, costituiranno il primo gruppo di figli adottivi che raggiungeranno le loro nuove famiglie nel post-Coronavirus.

Adozione internazionale in Cina dopo il Coronavirus. Nove i bambini abbinati con Ai.Bi.

Per tutte queste coppie si tratterà – spiega ancora Griffini – come tradizione per la Repubblica Popolare Cinese, di un viaggio di gruppo. Cinque sono i bambini abbinati ad altrettante coppie, più quattro quelli che erano stati abbinati in precedenza poi non partiti per ovvi motivi legati all’epidemia. In totale nove saranno le coppie che partiranno. L’iter adottivo dei bambini cinesi prevede un solo viaggio, della durata media di tre settimane, di cui una nella provincia in cui si trova il bambino e le altre dur nella capitale Pechino. In genere, per l’appunto, noi organizziamo viaggi di gruppo. Un modo piacevole per le coppie per affrontare insieme l’esperienza e condividerne gioie e incombenze. Per le coppie che partiranno dopo questa quarantena imposta a tutta l’Italia si tratterà certamente di un’esperienza ancor più indimenticabile. Un bel segnale dunque, che permette di guardare con fiducia, nonostante tutto, al futuro della adozione internazionale. Il nostro invito alle famiglie è, in questo momento di pausa forzata dalle incombenze quotidiane, di informarsi e di approfittare della nostra campagna #Iorestoacasa con Ai.Bi. che offre l’opportunità di raccogliere consigli e notizie sull’esperienza adottiva senza doversi recare fisicamente in alcun luogo

Adozione internazionale in Cina. Un iter trasparente

Così, dopo la solidarietà mostrata all’Italia nelle ultime settimane, con l’invio di personale medico e mascherine, la Cina da cui la paura globale per il Coronavirus è partita porta un’altra buona notizia all’Italia, questa volta nell’ambito della Adozione internazionale. “Forse dovremmo prendere esempio da questo Paese – conclude Griffini – non solo per quanto concerne la gestione dell’emergenza, oggi sotto controllo, ma anche per la trasparenza nelle adozioni“. Il riferimento è alla nuova procedura del CCCWA: mentre, in precedenza, i bambini non special focus e i bambini special focus venivano pubblicati sul portale del CCCWA stesso una volta al mese, in un giorno e in un’ora prefissati, lasciando alla velocità di blocco del singolo ente la possibilità per lo stesso di “conquistarsi” il bambino, ora tale procedimento è lasciato per i soli bambini special focus. Per i bambini non-special focus invece l’Autorità Centrale invia a tutti gli enti un elenco di bambini con le corrispondenti schede e sono gli enti a proporre per ogni bambino una famiglia.