Adozione internazionale. Otto coppie cercasi per riaprire le adozioni con la Cambogia

Al via una fase pilota con Ai.Bi. – Amici dei Bambini e altri sette enti italiani autorizzati a operare nel Paese asiatico

Dopo gli annunci , questa volta si riparte davvero! Il Regno di Cambogia riapre alle adozioni internazionali con l’Italia. Facendo seguito alla recente visita del rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Esteri in seno alla CAI – Commissione Adozioni Internazionali, il dottor Gianni Bardini e a una precedente missione che aveva visto la partecipazione del vicepresidente Laura Laera, stanno infatti riprendendo, con una fase pilota, le attività con l’autorità centrale cambogiana.

A dare la notizia è stata la stessa CAI. “Le particolarità della nuova procedura – spiega la CAI con una nota – sono definite nella delibera 64/2019/SG del 29 maggio 2019, con la quale la CAI recependo quanto emerso dagli incontri con le autorità omologhe cambogiane, ha stabilito che, in questa prima fase, sarà consentito agli otto enti autorizzati che avranno ricevuto il riaccredito da parte dell’Autorità cambogiana di instradare inizialmente una sola coppia per volta. La procedura sarà accuratamente monitorata e in base ai risultati conseguiti, la Commissione potrà valutare positivamente la richiesta da parte dell’ente per l’autorizzazione ad ulteriori instradamenti”.

“Infine – ha precisato sempre la CAI – stante l’impossibilità di definire tempi di attesa e esito della procedura, la Commissione ha chiesto agli enti di informare adeguatamente le coppie adottive ponendo l’obbligo di far sottoscrivere ai coniugi una dichiarazione esplicita nella quale vengono accettati i termini e le incertezze della fase pilota”.

Tra gli otto enti autorizzati a operare con la Cambogia c’è anche Ai.Bi. – Amici dei Bambini.