Adozioni: ddl per rendere noti i dati sanitari dei genitori biologici

famigliaI dati sanitari dei genitori biologici di un bambino che viene dato in adozione devono essere subito raccolti e resi disponibili a tutela della salute dello stesso bambino.

È quanto hanno chiesto i rappresentanti della Magistratura minorile e della Camera minorile nazionale durante un’audizione informale a fine maggio in Commissione Giustizia alla Camera dei deputati. Attualmente la Commissione sta discutendo un disegno di legge del Pdl – a firma di Maurizio Paniz – per riformare le disposizioni sull’accesso dei figli adottivi alle informazioni sulla loro famiglia origine.

“Se uno ha un padre o una madre diabetici e’ giusto che lo sappia – commenta l’avvocato Maria Giovanna Ruo, presidente della Camera minorile nazionale – altrimenti si rischia che i genitori adottivi ingozzino inconsapevolmente il figlio di merendine mettendo a repentaglio la sua salute. Inoltre questi dati vanno resi disponibili anche per i bimbi non ancora adottati, perché é un loro diritto conoscere la storia sanitaria dei genitori biologici.” Si legge sull’Agenzia DIRE.

Il provvedimento prevede anche che il figlio adottivo, compiuti i 25 anni, possa “accedere a ogni informazione riguardante la sua origine e l’identità dei suoi genitori biologici”.  Spaccate le opinioni sulla possibilità di avere informazioni di altro tipo rispetto a quelle di tipo sanitario e comunque più ampie sulla famiglia di origine. L’Associazione dei magistrati che si occupano di minori ha chiesto anche che si possa conoscere una parte della storia del genitore (magari il motivo dell’abbandono).

I rappresentanti della Magistratura minorile e delle Camera minorile si sono comunque detti d’accordo sulla necessità di rendere disponibili i dati sanitari dei genitori biologici.

“Il testo al vaglio della commissione- ha commentato il presidente, Piercarlo Pazè – ha bisogno di una impostazione meno rigida e di piccoli aggiustamenti nell’interesse dell’adottato e di chi decide di non riconoscerlo”.