Adozioni in Romania: a Bruxelles raggiunto compromesso su petizione di Ai.Bi.

esterno-parlamento-europeoIl 22 e 23 marzo la Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo si é riunita per discutere e deliberare in merito alla richiesta avanzata dall’Associazione Amici dei Bambini tramite la petizione n° 1120/2009 di intervenire affinché la Romania si confermasse alle Raccomandazioni del Comitato ONU sui diritti dei minori del 12 giugno 2009.

Il 19 febbraio 2010 la Commissione Europea ha inviato il suo parere tecnico in materia escludendo l’applicabilità di un provvedimento sulla base dell’art 7 del Trattato dell’Unione Europea, ma invitando al contempo il Parlamento Europeo a valutare l’opportunità di una risoluzione che obbligasse la Romania a rivedere la sua legislazione in tema di adozione internazionale.

La Petizione é stata quindi calendarizzata dal Parlamento Europeo ed é stata oggetto di un accesso dibattito. Il primo firmatario della Petizione, il Presidente di Ai.Bi., ha spiegato nel suo intervento le ragioni alla base della petizione ed il disappunto per l’inerzia del Governo rumeno per la tragica condizione in cui versano i minori fuori famiglia dimostrando come il numero dei minori abbandonati in Romania non potrà essere assorbito dall’adozione nazionale violando di fatto il superiore interesse degli stessi. Una delle possibili soluzioni proposte é stata quindi quella di considerare una graduale riapertura delle adozioni internazionali, ipotizzandola inizialmente solo per quei minori “special needs” con quei Paesi nei queli risiedono un nulmero rilevanti di cittadini rumeni.

Le reazioni dei deputati rumeni membri della Commissione per le petizioni (Adina Iolana Valean, Elena Basescu e Victor Bostinaru) sono pero’ state piuttosto decise e unanimi nell’escludere la possibilità di un’imminente revoca da parte del Governo rumeno della moratoria che di fatto blocca le procedure di adozione internazionale in Romania (legge n°273/2004).

Piu volte hanno infatti sotolineato l’incompetenza della Commissione Europea e dello stesso Parlamento ad intervenire sul tema a danno dell’immagine e della sovranità dello Stato rumeno.

Nonostante il clima di apperente inconciliabilità delle varie posizioni gli interventi di altri eurodeputati ed in particolare della stessa Presidente della Commissione per le Petizioni, Erminia Mazzoni e dell’On. Patrizia Toia, hanno riportato il dibattito verso canali piu costruttivi e di reciproco rispetto, sottolineando come il fulcro della discussione dovesse essere l’interesse di tutti a tutelare i minori ed il loro diritto ad avere una famiglia in Romania cosi come in tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea.

I membri della Commissione per le Petizioni sono quindi riusciti nella mattinata del 23 marzo a giungere ad un importante compromesso, respingendo nella forma la richiesta presente nella Petizione, ma, accogliendo nella sostanza lo spirito di tale iniziativa: la Commissine Petizioni ha infatti deliberato di inserire nell’agenda di lavoro del gruppo dei coordinatori dei gruppi politici del Parlamento Europeo, il tema della tutela dei minori senza famiglia, riconoscendo in tal modo l’emergenza dello stesso cosi come la necessità di affrontarlo e risolverlo in una dimensione europea.