Adozioni in Romania: nuove iniziative al Parlamento Europeo

esterno-parlamento-europeoUna nuova iniziativa per sollecitare le istituzioni europee a prendere una posizione nei confronti della chiusura delle adozioni internazionali in Romania. E’ quella dell’eurodeputata Cristiana Muscardini (Pdl) che ha presentato, giovedì 4 marzo, un’interrogazione scritta alla Commissione Europea sull’infanzia abbandonata in Romania.

Con questo strumento l’Onorevole Muscardini ha voluto sollevare una questione drammatica che, come evidenzia nel testo dell’interrogazione, riguarda “86.000 minori che vivono in orfanotrofio presso famiglie affidatarie (le cosiddette assistenti maternali) che li allevano per percepire il sussidio pubblico.”

A 18 anni i giovani rumeni sono espulsi dal sistema dei servizi di protezione dell’infanzia, andando quasi sempre, purtroppo, a ingrossare le fila della microcriminalità e della prostituzione.

E’ dolorosamente noto il caso dell’infanzia abbandonata in Romania, il cui governo impedisce le adozioni a cittadini non rumeni (legge 273/2004). La conseguenza di questa folle legge è che dalla metà del 2004 nessun orfano rumeno ha potuto essere adottato da famiglie all’estero, mentre le adozioni interne sono quasi inesistenti.”

Un’apertura per l’adozione internazionale si era prospettata lo scorso ottobre 2009, quando il Direttore dell’Ufficio Adozioni rumeno Bogdan Panait aveva inoltrato al governo un Memorandum in cui evidenziava la necessità di una riapertura delle adozioni internazionali. Ma il Primo Ministro Emil Boc aveva bloccato l’azione di Panait.

A fronte di questa situazione l’Onorevole Muscardini ha richiesto:la Commissione Europea non crede che senza l’intervento dell’Unione europea questi bambini saranno condannati ad una vita senza famiglia? Non considera necessaria un’iniziativa nei confronti del governo di un Paese membro per riaprire immediatamente le adozioni internazionali, evidentemente con tutte le garanzie del caso inerenti le condizioni e le procedure per l’adozione, nel “supremo interesse dei bambini” rumeni? Non pensa che la soluzione corretta per risolvere il dramma degli 86 mila bambini rumeni sia quella proposta dallo stesso Capo dell’ Ufficio Adozioni di Bucarest, dott. Panait? Quali passi intende compiere per avviare il problema a soluzione?”

Ora spetterà alla Commissione Europea affrontare la questione.