Adozioni, India: servono tempi più veloci nei casi di bambini con bisogni speciali

L’Autorità centrale indiana per l’adozione (CARA) deve esprimersi entro due settimane in merito alle domande presentate da cittadini stranieri desiderosi di adottare bambini con bisogni speciali.

Martedì scorso, l’Alta Corte di Bombay ha imposto alla CARA, un’autorità creata dal governo centrale, questo termine tassativo, biasimandola al contempo per il proprio atteggiamento di indifferenza nei confronti delle domande di adozione, che rimangono inevase, presentate da cittadini stranieri.

Questa presa di posizione è arrivata dopo che si è venuti a conoscenza del fatto che una coppia di cittadini stranieri ha ritirato la propria richiesta di adozione di un bimbo sieropositivo a causa dei ritardi della CARA nell’esaminare la sua pratica.

“Vedete cosa può fare la vostra insensibilità”  ha detto Mohit Shah, capo del dipartimento per la giustizia, al difensore dell’Autorità Centrale. “Questo approccio pregiudicherà gravemente la situazione dei bambini e dei genitori adottivi”.

Sette coppie straniere, che avevano avviato le procedure di adozione di bambini sieropositivi, affetti da epatite B o con infezioni della pelle, si sono rivolte all’Alta Corte di Bombay dopo che l’Autorità Centrale ha rifiutato di concedere loro il certificato di non obiezione (NOC), documento necessario per l’adozione di alcuni bambini di un’agenzia di Preet Mandir.

I genitori adottivi stranieri hanno inoltrato una petizione in cui sostenevano che gli era stato negato il certificato di non obiezione (NOC) nonostante i bambini fossero legalmente liberi per l’adozione.

I giudici indiani si sono irritati dopo aver scoperto che l’Autorità Centrale non si era preoccupata di esaminare le domande dei cittadini stranieri in cerca dei certificati per l’adozione dei bambini, questo nonostante i loro ordini precedenti.

La CARA ha chiesto ulteriore tempo, fino al 28 febbraio, per esaminare i casi sotto processo.
Il giudice ha sollecitato l’Autorità Centrale per le adozioni a rivedere il suo precedente ordine e a prendere una nuova decisione in merito alle domande presentate dai genitori adottivi entro due settimane. La questione verrà affrontata nuovamente in tribunale il 28 febbraio.

 

(Fonte: http://www.hindustantimes.com del 9/2/2011)