Adozioni Internazionali: dalla Romania ad Oxford, una storia “speciale”

Il giornale britanico The Telegraph ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo in cui descrive in termini sconvolgenti la storia speciale di Cornel, un bambino abbandonato dalla madre alla nascita a causa dei suoi gravi difetti fisici.

Nato con una grave disabilità e abbandonato in uno squallido orfanotrofio rumeno, Cornell Hrisca-Munn, ha affrontato il più tetro dei futuri.
Ora sta frequentando il suo primo semestre a Oxford.

“Ho trovato delle soluzioni. Sono un lottatore… ”
Cornel Hrisca-Munn è nato in Romania nel dicembre 1991, senza braccia e con la gamba destra gravemente deformata. Sua madre quando lo vide rimase impressionata dall’orrore. Il medico gli diede solo pochi giorni di vita, e per questo nessun certificato di nascita fu mai rilasciato.
Subito dopo la nascita il piccolo venne portato in un istituto nella campagna rumena. Lì fu gettato in un lettino di metallo in una stanza spoglia piena zeppa di altri bimbi indesiderati o disabili, gli fu dato un po’ di latte e lasciato lì a morire.

Ma Cornel aveva altre idee, dimenandosi nel suo lurido materasso come meglio poteva, ogni giorno cercava di prendere il cibo. Raggiunti i sette mesi, un medico in visita all’istituto notò gli occhi vivaci ed esuberanti di quel bambino che aveva bisogno di cure mediche. Egli fece un appello ad una donna inglese che, per caso, era lì come parte di un progetto di aiuto. In pochi mesi, il triste futuro di Cornel si è trasformato in un futuro di speranza.

Oggi Cornel è a metà del suo primo mandato al Keble College, Oxford, dove studia filosofia e teologia, ed a stento riesce a contenere il suo entusiasmo per aver raggiunto questo traguardo.
“Mi piace il senso di comunità di Oxford, faccio parte di diversi gruppi come l’Unione cristiana e l’orchestra jazz, in cui suono la batteria”, dice entusiasta. “Il carico di lavoro è stato uno shock non solo per il volume ma anche per gli standard che sono incredibilmente alti. Ma non posso dirvi come mi sento privilegiato ad essere qui in mezzo a tante menti sorprendenti e persone incredibilmente interessanti”.
Cornel ha già dimostrato di essere in grado di giocare a biliardo nella sala comune del College, è stato invece più difficile sistemare la cravatta bianca in occasioni di cene formali. Attualmente ha una protesi alla gamba, ma riesce anche a destreggiarsi con le sue piccole braccia. “Non lascio che il mio handicap fisico sia un ostacolo sulla mia strada”, dice con fermezza. “Ho sempre trovato soluzioni a quello che non posso fare. Io sono un combattente”.

I suoi genitori adottivi, Doreen e Ken Munn, che hanno altri quattro figli, non hanno alcun dubbio. Essi restano con gli occhi spalancati di stupore di fronte alle motivazioni che spingono Cornel. “Siamo orgogliosi per lui’‘, dice Ken, 72 anni, un geometra di Whittington, Worcestershire.Siamo una famiglia. Tutto ciò che dobbiamo fare è fornirgli un ambiente amorevole. Ma c’era qualcosa di speciale in lui fin dall’inizio”.