Adozioni, Mongolia: quel figlio tanto atteso che ci ha donato una gioia immensa

Michela e Daniele sono tornati dalla Mongolia da poco più di un mese insieme a Ganzorig (6 anni), loro figlio adottivo, ma sembra che vivano insieme da una vita. Ne abbiamo parlato con la neomamma, che in un’intervista ci ha raccontato le emozioni di questa storia di adozione:

 

Come è iniziata la vostra storia di adozione?

Erano molti anni che stavamo aspettando di adottare un bambino dalla Mongolia, un’attesa lunga per certi versi interminabile. Finalmente ad agosto dell’anno scorso abbiamo ricevuto la tanto sospirata notizia dell’abbinamento. E’ stato un passo importante. Prima di poter incontrare nostro figlio, però, abbiamo dovuto aspettare ancora altri sei mesi, fino a febbraio.

 

Come è andato il momento dell’incontro?

Il momento dell’incontro è ancora impresso nella mia mente, era il 14 febbraio, un giorno di San Valentino davvero indimenticabile. Arrivati all’istituto, insieme all’assistente sociale, ad un interprete e alla referente di Ai.Bi. ci siamo recati in una piccola saletta in attesa di incontrare nostro figlio. Ganzorig quando è arrivato aveva un occhio gonfio e bendato. L’assistente ci aveva informato di questa cosa, nonostante un momento di preoccupazione iniziale, la gioia nel vedere nostro figlio camminare verso di noi è stata immensa, qualcosa che non puoi scodare. Lui era molto impaurito, un po’ spaesato. Appena ci ha raggiunto, noi lo abbiamo abbracciato, il suo volto allora si è illuminato d’improvviso ed il nostro cuore si è aperto, come colpito da una gioia immensa. A quel punto gli abbiamo consegnato un palloncino ed alcuni dei giochi che avevamo portato con noi. Ganzorig era più sereno, stava iniziando a conoscerci. Voleva che lo portassimo via con noi. 

 

Come è andato il rientro?

Il rientro è andato molto bene. Arrivati in Italia abbiamo trascorso due giorni intensi in ospedale, 48 ore in cui io e mio marito ci siamo alternati per stare vicini a Ganzorig. E’ stata un’esperienza particolarmente forte che però ci ha permesso di creare un grande affiatamento con nostro figlio. Lui voleva essere preso in braccio, con orgoglio faceva vedere a tutti che noi eravamo la sua mamma e il suo papà. Da quando siamo rientrati Ganzorig si sta ambientando. E’ un bambino molto vivace, dolce ed affettuoso. Ieri è arrivata la bicicletta, immaginate che emozione, per lui è stato un momento di grande felicità. Qualche giorno fa gli è caduto il primo dentino. Un po’ alla volta sta imparando anche l’italiano. Un insieme di bellissime esperienze.

 

Se volesse dare un messaggio alle coppie adottive cosa direbbe?

Siate pazienti. L’attesa può sembrare lunga, ma ne vale la pena. Doveva essere proprio lui nostro figlio e quella che ci ha regalato è stata un’emozione unica. Nonostante siamo insieme a lui da appena 2 mesi, mi sembra di conoscerlo da sempre. Io posso solo dire che nostro figlio è meraviglioso. Siate pazienti.