Adozioni, Usa: il 40% delle famiglie sono multietniche

Dei 130.000 bambini adottati ogni anno negli Stati Uniti, i ricercatori hanno constatato un numero crescente di minori la cui etnia è differente da quella dei genitori.

I dati più recenti, presentati la settimana scorsa a Chicago da un gruppo di ricercatori al Council on Contemporary Families, mostrano che questa è una situazione che coinvolge circa il 40% delle famiglie adottive americane.

“Quando si forma una famiglia con bambini di una razza o etnia diversa, questa diventa una famiglia multirazziale, multietnica”, ricorda Adam Pertman, padre di due ragazzi adottati e direttore dell’istituto Evan P. Donaldson.

“Il tipo più comune di adozione negli Stati Uniti è seguente all’affidamento, nel 68% dei casi, nel 17% dei casi siamo invece in presenza di adozioni nazionali, mentre nel 15% di adozioni internazionali”  ha detto Pertman.

“In quest’ottica l’intera gamma delle questioni familiari viene influenzata in modo profondo dall’adozione” aggiunge Pertman. “Ci sono festival culturali cinesi nelle sinagoghe e ci sono bambini africani americani con cognomi irlandesi alle parate di St. Patrick’s Day”.
Pertman, che è anche l’autore di un libro dal titolo “Come la rivoluzione dell’Adozione sta trasformando le nostre famiglie” sottolinea che “una quantità immensa di fattori sono cambiati negli ultimi dieci anni l’adozione internazionale sta precipitando, i minori in affido sono in continuo aumento, un bambino adottato da genitori americani è stato “restituito” alla Russia, il terremoto di Haiti ha creato un grande dibattito sulla possibilità di adottare o meno, l’apertura delle adozioni di bambini neonati sta prendendo piede, e così via”.

Durante il convegno di Chicago sono stati discussi anche altri aspetti dell’adozione, in particolare è stata presentata una ricerca di Gina Samuels, professoressa alla School of Social Service Administration presso l’Università di Chicago, con l’obiettivo di analizzare lo sviluppo di identità tra i minori adottati da famiglie di etnia differente.
La Samuels ha sottolineato il fatto che la tendenza dei genitori adottivi ad essere “colorblind” (daltonici) nei confronti dei figli, in alcuni casi può essere un pericolo per i minori, che poi riscontrano problemi nell’affrontare il mondo reale.

(Fonte: USA Today del 7/4/2011)