Basilicata, affidi in calo

(Potenza) Nella maggior parte dei casi sono contesi dai genitori, in alcuni, invece, subiscono violenza, in altri ancora sono semplicemente vittime dell’incuria e dell’abbandono. È l’esercito dei bambini invisibili, minori in difficoltà sui quali spesso si accendono i riflettori dei mass media, per qualche giorno o settimana, per poi sprofondare nella silenziosa normalità del quotidiano, nell’indif ferenza di tutti i giorni. Una noncuranza della società civile che in concreto si traduce in mancate segnalazioni alle autorità competenti o in quella mancanza di solidarietà che porta sempre meno famiglie a ricorrere all’affidamento familiare, come emerge dai dati del Centro Affidi della Provincia di Potenza, l’unica struttura per l’affido presente in tutta la re gione. Istituito nel 2003, in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Potenza e l’associazione «Ponte famiglie affidatarie», l’attività del centro è finalizzata ad impedire che i danni subiti dai bambini e le difficoltà degli adulti possano arrivare a un punto di non ritorno, attraverso l’allontanamento temporaneo dei minori dalla famiglia di origine.

Separare per poi poter riunire, quindi, grazie all’impegno di enti e istituzioni preposte alla tutela dei minori. Negli ultimi anni però il numero delle famiglie affidatarie, circa una cinquantina, tende a diminuire e sempre meno coppie o singoli richiedono l’affido. Alla base una serie di questioni, dalla scarsa solidarietà alle ricadute della crisi economica, dai cambiamenti che hanno investito la famiglia, alla paura di «immischiarsi» in situazioni problematiche, senza tralasciare la disinformazione sull’af fido, spesso confuso con l’adozione, come evidenzia Angela Marsicovetere, responsabile del Centro Affidi della Provincia.

(fonte: Gazzetta del Mezzogiorno)