Acli e AiBi insieme per dare una speranza all’adozione internazionale.

famigliaIl mondo dell’adozione è in crisi, le coppie adottive sono in difficoltà.  Acli e Ai.Bi. si uniscono per sostenere le famiglie. Un accordo di collaborazione tra le due organizzazioni è stato ufficializzato questa mattina a Roma in occasione di un convegno dedicato al Punto Famiglia.

A poche ore dalla diffusione dei dati del Cisf sulle difficoltà a “fare famiglia”, le due associazioni hanno deciso di unirsi per lavorare insieme negli oltre 60 Punti Famiglia già attivi sul territorio nazionale. Un progetto importante, come ha sottolineato Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., nel suo intervento durante il convegno perché “dà un segnale di speranza alle famiglie che non si sentiranno più sole perché potranno trovare nei Punti Famiglia una reale testimonianza di accoglienza e professionalità.”

Ai.Bi., forte dell’esperienza maturata nel sostegno alla genitorialità, metterà infatti a disposizione i propri volontari ed esperti in materia di adozione e affido, integrando la gamma di servizi già offerti dalle Acli (consulenza previdenziale e fiscale, servizi di cura, orientamento su mutui e prestiti, ricongiungimenti familiari per i cittadini immigrati).

“I Punti Famiglia sono un caso eccellente di cosa riesce a fare l’associazionismo quando si mette in rete per sostenere i nuclei familiari. Le coppie potranno avere informazioni e consulenza sulla possibilità di accogliere un bambino con l’adozione internazionale e l’affido familiare. Un’opportunità in più per conoscere anche la realtà dei minori fuori famiglia in Italia, oltre 30mila, e  gli strumenti per garantire il loro diritto di essere figli. Oggi purtroppo assistiamo al fallimento di realtà come quelle dell’affido familiare così come regolamentato dalla legge 149/2001 che, nonostante la grande disponibilità dei genitori affidatari, non è riuscito a togliere i minori fuori famiglia dal limbo dell’abbandono. Ecco quindi che in questo spazio, i Punti Famiglia, può rinascere un nuovo fermento a sostegno dei genitori e dei minori che devono ancora diventare figli.” – ha concluso Griffini.