Allarme avvocati: figure più preparate per sostenere i minori

avvocatoPer il bene dei minori coinvolti nelle liti civili occorrono avvocati più preparati, deve essere garantita la tutela dell’anonimato e nessun tipo di coinvolgimento nei conflitti familiari. Sono queste alcune delle modifiche proposte dall’Unione camere minorili al codice deontologico forense per tutelare il benessere psico-fisico dei figli. I rappresentanti di tutte le associazioni forensi che si occupano di diritto di famiglia, si sono riuniti nei giorni scorsi a Milano e hanno discusso di questo problema. Lo riporta oggi il quotidiano “Avvenire”.

La legge 149 del 2001, entrata in vigore nel luglio del 2007 dopo quattro proroghe, prevede per i procedimenti sulla potestà e sulla adottabilità l’assistenza legale del minore e dei genitori o degli altri parenti sino al quarto grado. Molti avvocati hanno pensato così di superare l’empasse del mercato dedicandosi a cause che riguardano i conflitti familiari. I procedimenti a cui ci si riferisce si svolgono davanti al Tribunale per i Minorenni in camera di consiglio e non trovano applicazione le regole del processo ordinario che garantiscono il contraddittorio delle parti e fissano i termini per gli adempimenti. In sostanza la presenza degli avvocati è obbligatoria per tutte le parti (genitori e figli), ma la legge non indica chi deve nominare l’avvocato del minore.

Da qui l’esigenza di pensare perlomeno a regole di condotta che tengano conto della delicatezza della materia. Questa assenza di norme crea non poche difficoltà e incertezze.