Anche Bolzano aderisce a “Bambini in comune”

Nel 2009 si celebra il ventennale della Convenzione dei Diritti del Fanciullo di New York. Nonostante i molti e nobili obiettivi che gli Stati firmatari si erano prefissati nel 1989, ad oggi i principi enunciati nella Convenzione sono ancora disattesi in molti Paesi nel mondo. Ancora oggi sono troppi gli istituti che accolgono bambini abbandonati, abusati, malati, che crescono senza il calore della famiglia e il sostegno di una società che li guidi e li accolga.

Nel mondo sono 145 milioni i bambini abbandonati; 30 mila in Italia, più di 4 milioni nella Repubblica Democratica del Congo, 500 mila negli Stati Uniti d’America. Di chi sono figli questi bambini? Chi è responsabile del loro destino?

Per far conoscere il fenomeno, che fino ad oggi ha avuto poca voce in capitolo, AiBi sta promuovendo il progetto “Bambini in comune” nelle Province e nelle città italiane. Il senso di responsabilità da maturare nei confronti dell’abbandono minorile, della violenza e del disagio vissuto dai bambini abbandonati deve essere, infatti, assunto proprio da chi amministra e guida la comunità locale. Ecco l’opportunità dei Comuni: testimoniare che si può e si deve aiutare chi è lontano, mostrare alla popolazione che basta poco per cambiare il destino di tanti bambini nel mondo, abitanti delle strade, dove crescono senza conoscere il calore di una famiglia ed il valore della dignità umana.

Tra i Comuni che hanno aderito al progetto, si è unito oggi anche quello di Bolzano che ha espresso il proprio impegno a far conoscere il fenomeno dell’abbandono minorile ai propri cittadini attraverso una serie di iniziative per coinvolgere le famiglie, i giovani e l’intera collettività.

“Bambini in comune” ha già riscosso l’adesione di alitr Comuni italiani, tra cui Baronissi (Salerno), Montalbano (Messina), Gaeta (Latina) oltre alla Provincia di Rovigo e di Bari.

Per maggiori informazioni sul progetto visita la pagina di “Bambini in comune”