Appello dalla direttrice dell’orfanotrofio: “Venite ad adottare gli orfani di Haiti”

alg_haitiI piccoli già affidati ad europei, americani e canadesi lascino Haiti come rifugiati o con uno status di emergenza”: è questo l’appello disperato di Dixie Bickel, direttrice dell’orfanotrofio “God’s Littlest Angels”. Lo riporta il quotidiano “Avvenire”.

I documenti per le adozioni sono andati distrutti. “Non c’è modo per i parenti di poterli riconoscere, non esiste nessun tipo di sistema che renda possibile un riconoscimento”.

Haiti vive il dramma dei bambini sopravvissuti che hanno perso i genitori e che continuano a vagare soli. Per loro la situazione peggiora di ora in ora.

Le autorità hanno denunciato la presenza di sciacalli: bande armate (spesso di machete) che possono agire indisturbate nel vuoto assoluto che si è spalancato dopo il sisma. Non è una novità per questo Paese martoriato: le gang sono da decenni le padrone incontrastate di ampie zone della capitale. Se non bastasse quasi seimila detenuti sono evasi dalle prigioni, lasciate senza sorveglianza. Secondo il racconto del fotografo della Reuters, Carlos Barria una folla di un migliaio di persone si è riversata in una via commerciale del centro città, rubando tutto ciò che poteva dai negozi e dalle case colpite dal terremoto. E cresce la paura di rivolte.

La situazione più critica si registra nel più importante ospedale della capitale: l’Hospital General di Port-au-Prince è completamente paralizzato. I medici lavorano a pieno ritmo. Non esistono più orari.

I parchi pubblici e gli spazi aperti sono affollati di gente che ha perso la propria casa o ha paura di rientrare negli edifici. Saranno almeno duemila le persone sfollate nella piazza principale.

La notte, le persone dormono per le strade, e pregano e cantano, terrorizzate dalle scosse di assestamento. Il cibo inizia a scarseggiare. Le persone sono in coda per trovare benzina nelle stazioni di servizio. La notte la città è completamente al buio». Con il passare dei giorni, si procede anche a un primo “censimento” della distruzione. Non è soltanto la capitale ad avere subito morte e distruzione. Intere città sono state rase al suolo.

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