Approvata la proposta di risoluzione degli Stati Uniti contro l’Iran: “Applica politiche palesemente contrarie ai diritti umani delle donne e delle ragazze”

Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha accolto la proposta di risoluzione degli Stati Uniti per escludere, fino al 2026 , l’Iran dalla Commissione sullo Status delle Donne

Il consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, ECOSOC, il 14 dicembre, con 29 Paesi a favore (Argentina, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Cile, Colombia, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Guatemala, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Liberia, Libia, Montenegro, Nuova Zelanda, Panama, Perù, Portogallo, Repubblica di Corea, Regno Unito e Stati Uniti) 8 contrari (Bolivia, Cina, Kazakistan, Nicaragua, Nigeria, Oman, Federazione Russa, Zimbabwe) e 16 astenuti (Bangladesh, Belize, Botswana, Congo, Costa d’Avorio, Eswatini, Gabon, Madagascar, Mauritius, Messico, Isole Salomone, Thailandia, Tunisia, Repubblica Unita di Tanzania) ha votato favorevolmente al progetto di risoluzione degli Stati Uniti d’America per escludere l’Iran dall’appartenenza alla CSW (Commissione sullo Status delle Donne) per il resto del mandato 2022-2026.

L’ECOSOC ha espresso seria preoccupazione per le azioni del governo della Repubblica islamica dell’Iran messe in campo da settembre 2022 per reprimere, sempre più, i diritti umani delle donne e delle ragazze, compreso il diritto alla libertà di espressione e di opinione spesso con l’uso della forza, “amministrando politiche palesemente contrarie ai diritti umani delle donne e delle ragazze e al mandato della Commissione sullo status delle donne” e provocando la morte di manifestanti pacifici tra cui donne e ragazze.

Da una nota inviata da Aidos, divulgata dalla segreteria AOI – Cooperazione e Solidarietà internazionale, si apprende che il dibattito in seno alla commissione è stato molto teso, sia da un punto di vista politico che procedurale. “Diverse delegazioni – spiega la nota- hanno percepito la mozione come controversa”.

L’esclusione dell’Iran dal consiglio è stata raggiunta anche grazie alle attiviste e agli attivisti iraniani che hanno promosso una petizione online: “Woman Life Freedom”.