Arriva il “docente esperto”. Per lui 5.650 euro in più all’anno, dopo 9 anni di formazione

Il Decreto Aiuti bis istituisce la nuova figura del “Docente Esperto”. Una qualifica che potranno ottenere non più di 8mila docenti all’anno dopo aver superato tre cicli di formazione consecutivi e non sovrapponibili

All’interno del Decreto Aiuti bis ha suscitato sorpresa e un po’ di curiosità la norma che introduce la figura del “Docente Esperto”. Si tratta di un qualifica che non comporta alcun cambiamento delle mansioni del docente e introduce l’unico vincolo di dover rimanere nella stessa scuola per almeno tre anni all’indomani della ricezione della qualifica.
Detta così, la cosa suona un po’ come una carica “onorifica”, che si raggiunge dopo un percorso di formazione di 9 anni e che comporta (e qui sta la notizia!) un aumento di 5.650 euro all’anno, corrisposte sottoforma di “assegno annuale ad personam”.

Il primo Docente Esperto non arriverà prima del 2032

Sebbene la nuova figura professionale dovrebbe nascere già dal prossimo anno scolastico, i primi docenti esperti non compariranno prima di una decina di anni. Per raggiungere la qualifica, infatti, i docenti devono frequentare e superare positivamente tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili di tre anni. In totale: 9 anni di formazione.
Altro limite imposto dal provvedimento è quello del numero totale di docenti esperti, che non potranno essere più di 8 mila all’anno a partire dal 2032. Non è ancora chiaro quali possano essere i criteri di selezione, rimandati “alla contrattazione collettiva”.

Sindacati perplessi sulla figura del docente esperto

Non si è fatta attendere le reazione dei sindacati, che hanno espresso praticamente all’unanimità più di una perplessità: nessuno dubita del fatto che gli stipendi degli insegnanti italiani siano più bassi rispetto ai colleghi europei e rispetto anche ad altre categorie di dipendenti pubblici, ma la modalità di “premiare” 8 mila docenti all’anno e non pensare a qualcosa di più diffuso e organico non è piaciuta. C’è chi si spinge a chiedere lo stralcio delle misure riguardanti la scuola dal testo del Decreto Aiuti bis, sottolineando come l’istituzione di una figura nuova come il “docente esperto” vada ben al di là di quei cosiddetti “affari correnti” a cui un governo dimissionario dovrebbe attenersi.