Assegno unico 2026, da gennaio scattano gli aumenti: importi e fasce riviste

Rivalutazione all’1,4%: più alta la prima soglia Isee, crescono importi e maggiorazioni. Occhio alle scadenze per l’aggiornamento dell’ISEE

Dal 2026 l’assegno unico per i figli aumenta grazie alla rivalutazione annuale. Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 novembre è stato pubblicato il decreto interministeriale che stabilisce la “perequazione delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2026”. Di conseguenza, è stato stabilito anche il tasso di rivalutazione che riguarda l’Assegno Unico: 1,4%, quasi il doppio rispetto allo 0,8% applicato lo scorso anno. L’adeguamento non riguarda solo gli importi, ma anche le fasce ISEE che determinano l’accesso al beneficio. In attesa che l’INPS pubblichi le tabelle ufficiali di riferimento, si possono iniziare a fare alcuni calcoli sui nuovi importi.

Le novità

La prima fascia Isee, ovvero quella al di sotto della quale si percepisce la cifra massima, salirà fino a 17.468,51 euro (contro i 17.227,33 del 2025). All’estremo opposto, la soglia oltre la quale si riceve l’importo minimo salirà a 46.582,71 euro, anche in questo caso, dunque, allargando la fascia di nuclei che riceveranno un importo maggiore.
Gli importi base dell’Assegno Unico aumentano leggermente: il minimo passa da 57,5 a 58,3 euro, mentre il valore massimo della prima fascia sale da 201 a 203,8 euro. Di conseguenza, tutti i nuclei che l’anno scorso si trovano nella fascia tra 17.227 (lo scorso limite) e 17.457 euro (il nuovo limite minimo) vedranno il proprio assegno crescere fino a 203,8 euro.
Va ricordato, inoltre, che l’adeguamento secondo la rivalutazione riguarda tutte le componenti dell’assegno, quindi anche le maggiorazioni fisse. Per esempio, per i figli under 21 con disabilità l’importo passerà da 120,6 a 122,3 euro; quello per le madri under 21 da 23 a 23,3 euro. Allo stesso modo crescono le le maggiorazioni variabili, come quella per i figli dal terzo in poi, che oscilla da 99,1 a 17,4 euro a seconda dell’Isee, e il bonus per il secondo percettore di reddito che, per la soglia di ISEE più bassa salirà a 34,9 euro.

Quali sono i tempi?

Gli aumenti saranno visibili da febbraio 2026, mentre gli arretrati relativi a gennaio saranno erogati da marzo. Fondamentale aggiornare l’Isee 2026, poiché quello 2025 scadrà il 31 dicembre. Senza nuova DSU, da marzo l’assegno verrà pagato al minimo. Per mantenere l’importo pieno occorre presentare l’Isee entro il 28 febbraio; c’è tempo fino al 30 giugno per recuperare gli arretrati.
La DSU potrà essere inoltrata tramite il nuovo Portale unico Isee o via app INPS Mobile, anche in modalità precompilata per velocizzare le procedure.