Atene: iniziato il progetto Daphne UE contro il bullismo nei centri di accoglienza di Romania, Bulgaria, Italia, Grecia e Francia

bullismoEntra nel vivo il progetto transnazionale “BIC- Bullying in Institutional Care”, finanziato dall’Ue nell’ambito del programma Daphne, che vede come Ente capofila Ai.Bi. Amici dei Bambini. Dal’8 al 10 marzo si sono incontrati ad Atene i rappresentanti dei 7 partner coinvolti (University Babes Bolyai e DGSACP, Distretto 1 di Bucarest – Romania, Nadja Centre Foundation –Bulgaria, Università di Firenze e Comune di San Giuliano Milanese – Italia, EADAP Society for the Development and Creative Occupation of Children – Grecia, Association Samuel Vincent – Francia) per definire nel dettaglio l’avvio del progetto e le attività dei primi 6 mesi. Il progetto è finalizzato alla prevenzione e alla lotta contro il bullismo nei centri per minori e prevede la presa in gestione i casi più delicati.

Lo scopo del progetto è rendere i centri e gli istituti per minori di Italia, Francia, Grecia, Romania e Bulgaria, luoghi più sicuri.

Il programma BIC, si fonda su tre pilastri: personalizzazione del servizio con la definizione di una metodologia valida anti-bullismo per tutti i tipi di ambienti;  miglioramento delle competenze del personale al fine di raggiungere una profonda comprensione dei vantaggi di un approccio non coercitivo nella gestione concreta di situazioni di bullismoresponsabilizzazione dei bambini ospiti dei centri con l’intenzione di attivare percorsi interni di “mutuo-aiuto” fra pari.

Il programma, che avrà una durata iniziale di 2 anni, prevede la formazione di 475 esperti e si rivolge a circa 600 bambini. Un team di operatori ed esperti per ogni Paese parteciperanno al Master Kiva in Finlandia e saranno formati sui nuovi metodi di BIC specifici: diventeranno  così a loro volta formatori del personale ad hoc: insegnanti, funzionari e professionisti che operano nel settore delle centri per minori.

E’ prevista, inoltre, una massiccia campagna di sensibilizzazione nelle scuole dei vari Paesi coinvolti attraverso dei seminari ‘peer to peer’ rivolti a oltre 2 mila studenti. I rappresentanti di 10 Associazioni internazionali dei care-leavers saranno sensibilizzati sul programma e durante l’incontro annuale “Settimana di studio e formazione delle famiglie di Amici dei bambini”, sperimenteranno il metodo al fine di diffonderlo ulteriormente nel loro Paese.