Auto elettriche: arrivano 597 milioni di nuovi incentivi

Risparmi dalle infrastrutture di ricarica finanzieranno la sostituzione di veicoli inquinanti nelle aree urbane più critiche

Meno colonnine, ma più auto elettriche. È questo il nuovo corso della transizione ecologica disegnato dalla revisione del Pnrr approvata dalla cabina di regia.

Un nuovo piano incentivi

Tra le misure più rilevanti emerge un nuovo piano di incentivi per la rottamazione delle auto inquinanti, alimentato con circa 597 milioni di euro originariamente destinati allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, ma inutilizzati per il mancato raggiungimento degli obiettivi.
Il nuovo bonus punta alla sostituzione di oltre 39mila veicoli con altrettanti a zero emissioni, con una particolare attenzione alle aree urbane più inquinate. I beneficiari principali saranno le famiglie a basso reddito (Isee ridotto, soglia ancora da definire), ma anche le microimprese, che potranno usufruire degli incentivi per acquistare veicoli commerciali elettrici di categoria N1 e N2.

Rafforzare la strategia ecologica

Secondo l’esecutivo, la misura conferma un approccio “dinamico” nella gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), favorendo interventi ad alto impatto immediato e rafforzando così la strategia ecologica del Paese. Un criterio pragmatico che guida anche la riallocazione di altri fondi del Pnrr: è il caso, ad esempio, dell’investimento sull’idrogeno nei settori industriali più difficili da decarbonizzare. I 640 milioni previsti inizialmente saranno ora destinati allo sviluppo del biometano, ritenuto più concretamente realizzabile nel breve periodo.
Non mancano tuttavia le difficoltà. La corsa agli obiettivi fissati con Bruxelles è rallentata anche sul fronte delle energie rinnovabili. Il programma per promuovere le comunità energetiche e l’autoconsumo, limitato ai Comuni sotto i 5mila abitanti, ha ricevuto poche domande ammissibili. Da qui, l’ampliamento ai centri fino a 50mila abitanti, dove la presenza di aziende con consumi diurni può rendere il progetto più efficace

[Fonte: Il Sole 24 Ore]