Baby sitter, vacanze ed emergenza: quando si potranno richiedere i bonus del Decreto Rilancio

Dopo il Coronavirus. Il cruccio che molte famiglie si pongono: tempistiche e modalità delle richieste

Il Decreto Rilancio ha stabilito una serie di bonus e contributi per le famiglie per far fronte alle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Coronavirus. La domanda che, tuttavia, molte famiglie si pongono è: quando potremo richiederli? Le tempistiche sono diverse. Le illustra, in un articolo, Il Sole 24 Ore. Innanzitutto, per quanto riguarda il bonus baby sitter, che è stato raddoppiato rispetto a quanto previsto dal precedente decreto “Cura Italia“, è possibile richiederlo già da subito, come ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dovrebbe essere possibile fare domanda per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter che possono essere utilizzati anche per pagare i centri estivi che riapriranno a partire dal 15 giugno.

Decreto Rilancio, quando si potranno chiedere i bonus: reddito di emergenza

Per quanto invece concerne il “reddito di emergenza“, “il decreto Rilancio stabilisce che le domande per il sussidio tra i 400 e gli 800 euro vadano presentate entro giugno. La domanda andrà inoltrata all’INPS, anche attraverso Caf e patronati, utilizzando il modulo che verrà pubblicato dall’Istituto. Anche in questo caso si attende una circolare con le istruzioni da parte dell’Istituto di previdenza”.

Decreto Rilancio, quando si potranno chiedere i bonus: vacanze in famiglia

Con l’estate in arrivo e dopo una primavera difficile, “con un Isee fino a 40mila euro, le famiglie potranno richiedere il bonus vacanze (da 150 a 500 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare): funzionerà come sconto dell’80% quando si paga la vacanza, mentre il 20% si traduce in uno sconto fiscale. Il bonus può essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020: le spese vanno sostenute in un’unica soluzione, serve la fattura elettronica o un altro documento commerciale, dove sia indicato il codice fiscale del beneficiario”.

Decreto Rilancio, quando si potranno chiedere i bonus: i 600 euro per gli autonomi

Relativamente al bonus da 600 euro per gli autonomi, “artigiani, commercianti e coltivatori diretti che a marzo hanno ricevuto il bonus da 600 lo avranno in automatico anche per il mese di aprile, mentre per maggio possono fare richiesta del contributo a fondo perduto introdotto dal decreto rilancio per i soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario titolari di partita Iva e con redditi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo di imposta antecedente al 19 maggio. Il contributo, in questo caso, è gestito dall’agenzia delle Entrate, e varia dal 10 al 20% del fatturato perso in relazione ai ricavi o compensi dell’anno di imposta precedente: 20% con ricavi fino a 400mila euro; 15% se oltre 400mila e fino a un milione; 10% oltre un milione e fino a cinque. In ogni caso non può comunque essere inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per gli altri. Il contributo – in base alle dichiarazioni del ministro Gualieri – potrà essere chiesto a giugno in base alle modalità che saranno definite da un provvedimento delle Entrate”.

“Per il mese di maggio – si legge inoltre – il bonus sale a 1.000 euro ma se ne potrà beneficiare a determinate condizioni: i collaboratori devono aver concluso il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del Dl rilancio (19 maggio); i titolari di partita Iva, ancora attiva al 19 maggio, devono aver subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019 (articolo 84 del decreto). Le richieste, come dichiarato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si potranno presentare a giugno”.