Bimbo down non abortito: gara di solidarietà per la sua adozione

vitaUna storia incredibile, di impegno e amore per la vita. E’ quella di una giovane ventenne affetta da una malattia psichica che porta in grembo un bambino affetto da trisomia 21 e, nonostante tutto, ha deciso di mettere al mondo il figlio. La scelta scontata poteva essere quella dell’aborto: rinunciare a quel bimbo non sano, destinato a non essere cresciuto da una madre così fragile.

“E invece no – spiega Claudio Mencacci, primario di Psichiatria del Fatebenefratelli –. La sfida è stata cercare di capire che cosa voleva davvero lei”. Un compito arduo, svolto nel pieno rispetto dell’autonomia della donna, che è stata supportata, seguita passo passo, a cui con pazienza sono state spiegate le conseguenze di ogni sua possibile scelta, su di lei e su quella vita. Si legge oggi su Avvenire.

Nonostante il suo stato di salute, la donna aveva un’unica preoccupazione: quella che qualcuno di prendesse cura del suo figlio, una volta messo al mondo.

E così i medici dopo aver lavorato con i servizi psichiatrici e i legali tutori della donna, le hanno assicurato che sarà aperta una pratica di adottabilità. Tante le coppie che, conoscendo questa storia, hanno dato la propria disponibilità per adottarlo.