Bolivia. “Anche io voglio rinascere figlio”. Come ridare la vita ad un bambino abbandonato?

Nonostante l’emergenza coronavirus Ai.Bi. è al fianco di ogni bambino abbandonato perché possa ritrovare la serenità all’interno di una famiglia che lo ami. Come? Grazie all’aiuto del Sostegno a Distanza.

Amici dei Bambini, nonostante la pandemia, continua a lavorare al fianco di ogni bambino boliviano ospite dell’istituto Josè Soria, affinché tutti i piccoli ospiti del centro possano veder realizzato il proprio “progetto di vita” ed ottenere al più presto il ricongiungimento con la propria famiglia biologica, qualora possibile, o essere accolti in una nuova famiglia che li ami per tutta la vita.

Si tratta di un percorso delicato, che deve essere seguito con attenzione e prevede lo svolgimento di un preciso iter giuridico e burocratico.  Purtroppo l’emergenza sanitaria ha paralizzato per 6 mesi tutti i procedimenti, che ora fortunatamente si stanno man mano riattivando.

Ai.Bi. ogni giorno è al fianco dei piccoli ospiti del centro Josè Soria

In attesa che il loro “progetto di vita” si compia,  i 60 piccoli ospiti dell’istituto Josè Soria sono curati ed accuditi dallo staff del centro e da Ai.Bi. che permette loro di ricevere quotidianamente supporto psicologico, scolastico, medico ed educativo.

Tra loro c’è anche Juan,  bimbo di 10 anni, ospite del centro di accoglienza da diversi anni che desidera ardentemente trovare una mamma e un papà.

Ai.Bi. si è messa subito all’opera per realizzare il sogno del bimbo.  Prima di tutto sono partite le ricerche per tentare di localizzare la famiglia di origine. Dopo un’indagine sociale e svariati tentativi, non riuscendo a rintracciare nessun familiare, sono state avviate le pratiche per procedere all’estinzione della patria potestà e per dichiarare finalmente Juan adottabile, consentendo al bambino di realizzare il sogno di ritrovare quell’ amore e quella serenità che tanto desidera.

È stato un procedimento lungo. Gli anni sono trascorsi e Juan ha visto altri suoi compagni andare in adozione. Durante i primi 6 mesi della pandemia, in cui le adozioni si erano paralizzate, i bambini sembrava avessero dimenticato la questione. Ma ora che nuovamente le attività hanno preso vita e Juan ha visto l’incontro del suo coinquilino con i suoi genitori adottivi, nel piccolo si è riaccesa la speranza e non vede l’ora che arrivi anche per lui il momento di conoscere finalmente la sua mamma e il suo papà!

Un Sostegno a Distanza per i bambini dello Josè Soria

Ai.Bi. nell’attesa è lì al suo fianco. Curandolo, istruendolo, proteggendolo, costruendo il suo “progetto di vita”.

Come?

Grazie al prezioso aiuto del Sostegno a Distanza.

Con 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno, anche tu puoi aiutare i piccoli ospiti del centro di accoglienza Josè Soria a veder realizzato il sogno di trovare al più presto il caldo abbraccio di una famiglia.

Pensaci. Il tuo aiuto può essere importante!