Bolivia: elogi ONU per nuova legge elettorale, comincia campagna

L’accordo raggiunto tra governo e opposizione sulla nuova legge elettorale “dimostra che si possono superare le divergenze e che il dialogo è sempre possibile per risolvere le questioni più difficili”.

In una nota, l’ufficio delle Nazioni Unite in Bolivia si è felicitato per l’approvazione della nuova legge elettorale, riconoscendo gli sforzi profusi da entrambe le parti che dopo sei giorni di dibattito in parlamento hanno accettato “concessioni importanti sulle loro posizioni iniziali”.

L’acceso confronto tra il governo del primo presidente indigeno Evo Morales e i conservatori ha vissuto nuovi momenti di tensione prima dell’intesa che porterà il paese al voto anticipato del 6 dicembre, previsto dalla nuova Costituzione approvata per referendum a gennaio.

L’esecutivo ha accettato la principale richiesta della minoranza, quella di stilare un nuovo registro dei votanti digitalizzato che secondo la Corte nazionale elettorale necessiterà ora “sostegno e assistenza tecnica” da parte della comunità internazionale.

“Oggi comincia la campagna” ha annunciato nel frattempo Morales esortando i boliviani a recarsi in modo massiccio alle urne. Gli ultimi sondaggi pubblicati dalla stampa nazionale danno al presidente uscente il 38% delle intenzioni di voto, percentuale che per il momento rappresenta un netto vantaggio sul secondo, l’ex-presidente Carlos Mesa, fermo al 9%, che non ha ancora ufficializzato la sua candidatura. Gli sfidanti ufficiali per ora sono due indigeni quechua, il sindaco di Potosí, René Joaquino, e il sindacalista Alejo Veliz

(fonte: Misna)