Bolivia. Il piccolo Marco e la tremenda storia del suo secondo abbandono

Adottato da una famiglia locale quando aveva tre anni, a nove è tornato in istituto dopo una vicenda di maltrattamento domestico

Si trovava al centro di accoglienza Niño Jesús di La Paz, in Bolivia, il piccolo Marco quando, a tre anni di età e con una storia di abbandono alle spalle, sognava finalmente di poter iniziare una nuova vita con la sua famiglia adottiva. L’iter, infatti, stava giungendo al termine e il sogno di Marco, di lì a breve, si realizzò. Passarono così i primi anni e si pensava che per Marco, ormai, tutto andasse alla perfezione.

Purtroppo, però, la prima visita di controllo del team tecnico della Corte dei Bambini e degli Adolescenti dimostrava una realtà ben diversa. Il piccolo risultò infatti essere maltrattato dai genitori adottivi, che lo costringevano a dormire sul pavimento su un letto di carone, in una stanza isolata. Si giustificarono dicendo che era una misura disciplinare per dei comportamenti scorretti avuti da Marco nei confronti dei fratelli e dei compagni di scuola.

Ma, all’inizio del mese di settembre, il giudice ha ordinato che Marco, che ha ormai nove anni, venisse preso in carica dal Centro di accoglienza José Soria, sempre a La Paz, dove sta attualmente ricevendo assistenza anche psicologica. Marco spera ancora che i genitori tornino a prenderlo. Ma questi, invece, non hanno alcuna intenzione di farlo, avendo di fatto consegnato il bambino a un drammatico secondo abbandono.

Una storia, quella di Marco, che dimostra come in Bolivia esistano ancora delle lacune sul fronte dell’adozione, poiché molte coppie non si rendono conto della responsabilità di accogliere un bambino che deve costruirsi un equilibrio interiore.