Bolivia: in gita con i ragazzi del gruppo AJUCA

Domenica scorsa abbiamo organizzato una gita insieme al gruppo AJUCA, gruppo di ex istituzionalizzati di La Paz facente parte del network Il Melograno. Motivo della gita é stato quello di creare un momento di svago e di socializzazione per dare un po’ di animo e di slancio al gruppo che sta vivendo un periodo di leggera demotivazione. La demotivazione é dovuta alla riduzione del numero dei partecipanti. Il motivo é semplice, in molti hanno iniziato a lavorare nei fine settimana il che impedisce la partecipazione alle riunioni che si tengono solitamente il sabato pomeriggio.

Attraverso la passeggiata abbiamo voluto approfondire il tema, misurare la “temperatura” del gruppo e proporre alcune soluzioni per cercare di inserire nuovi elementi.

Ritrovo alle ore 8.00 davanti al mitico stadio del Bolivar. Partenza: il personale di Ai.Bi. comodamente seduto dentro al pick up di Amici dei Bambini, tutti i ragazzi nel cassone fuori. Nessun problema fino all’arrivo alla Cumbre, punto piú alto dell’altopiano boliviano, 4700 metri…neve (ricordo che in Bolivia siamo in estate)! Nonostante il freddo, i ragazzi si sono molto divertiti, cantavano canzoni e ridevano. Il freddo é durato poco perché é subito iniziata la discesa verso le calde valli dello Yungas dove il sole e le piante tropicali non mancano. Approfittando della nuova strada che hanno aperto per scendere nello Yungas e che ha azzerato il traffico sull’antica strada, giustamente chiamata carretera de la muerte, abbiamo approfittato per percorrere la mitica strada che, fino a qualche anno fa, era l’unica via che rendeva possibile il commercio di frutta e verdura tra lo Yungas e l’altopiano. Senza traffico, la carretera de la muerte é un bellissimo percorso immerso nella natura tra cascate naturali e piante di cacao e di caffè.

Gli AJUCA hanno passato un’allegra giornata in cui hanno ritrovato il piacere di stare insieme e in cui hanno rinnovato l’impegno a lottare al fianco dei bambini abbandonati affinché nessun bambino debba più soffrire quello che hanno dovuto soffrire loro. Per una volta, la carretera de la muerte, si é trasformata da via crucis di dolore a luogo di speranza e di voglia di lottare insieme.