Bolivia. Nuovo codice infanzia: le adozioni internazionali a un passo dalla riapertura. Necessario l’accordo bilaterale.

bimbi bolivia 350Dalla Bolivia, una buona notizia. Per le coppie che vogliono adottare e soprattutto per gli oltre 20mila bambini abbandonati che vivono nel Paese sudamericano. La Bolivia, guidata dal Presidente Evo Morales, riaprirà a breve le adozioni internazionali. Dopo mesi di discussione, il 17 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Paese il nuovo Codice della Bambina, del Bambino e dell’Adolescente che tra le varie tematiche disciplina anche l’adozione, sia nazionale sia internazionale.

La legge, votata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, ribadisce la priorità dell’adozione nazionale. Ai boliviani che vogliono adottare viene garantito un incentivo concreto: chi adotta,  ha diritto ad assentarsi dal lavoro per due mesi, sia nel caso di dipendenti pubblici che privati. Inoltre dopo l’adozione, per almeno un anno, i genitori adottivi non potranno essere trasferiti altrove dal datore di lavoro.

Il Codice conferma comunque l’importanza dell’adozione internazionale, laddove non sia stato possibile trovare una famiglia boliviana disponibile ad accogliere i tanti, troppi bambini senza famiglia. Per agevolare anche gli stranieri, il provvedimento innalza a 55 anni l’età degli aspiranti genitori adottivi. 

Il Codice, ovvero la Legge numero 548, che entrerà in vigore a partire dal 6 agosto 2014,  indica anche le procedure adottive da seguire.

Si allunga di tre mesi l’attesa tra il deposito della domanda d’adozione e la sentenza. Nel vecchio Codice il giudice doveva esprimersi entro trenta giorni, adesso ha tempo fino a quattro mesi. Tuttavia l’indicazione dei tempi di permanenza delle coppie nel Paese sarà possibile desumerla dal regolamento attuativo, che sarà pubblicato entro novanta giorni dall’approvazione del nuovo Codice.

Gli adottanti dovranno presentare un certificato di buona salute non solo fisica, ma anche mentale. In aggiunta all’ idoneità rilasciata dal Tribunale per i Minorenni italiano, i futuri genitori dovranno ottenere anche l’idoneità rilasciata dall’Autorità Centrale boliviana.

Che il Parlamento di La Paz abbia voluto trattare la questione con serietà, lo si coglie per esempio dall’introduzione dell’ articolo numero 100, laddove si prevede che le procedure adottive possono essere avviate solo con gli Stati stranieri sottoscrittori della “Convenzione de L’Aja” che abbiano firmato un accordo bilaterale con la Bolivia. Al momento però né l’Italia né altri Paesi hanno in piedi accordi con La Paz.  Negli accordi bilaterali dovrà essere disciplinato il periodo post-adottivo.  Stando al nuovo Codice, pur con l’acquisto della nuova cittadinanza, il bambino adottato mantiene la cittadinanza boliviana fino al raggiungimento della maggiore età.