Bolivia. Quando l’adozione è nel DNA. Intervista a Carlos e Anahi.

Già dalla porta si capisce che nell’appartamento vive una bambina. I giocattoli predominano su tutti gli altri oggetti.

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Cristina è una bambina fantastica, piena d’amore” – racconta Anahi, mamma di Cristina e psicologa dell’equipe di Amici dei Bambini in Bolivia – “Il giorno che l’abbiamo incontrata le abbiamo chiesto se voleva che la chiamassimo con altro nome. Lei ci rispose che avrebbe voluto un cellulare tutto per sé. Bene, le dissi, allora ti chiameremo Cristina!”  – sorride mamma Anahi – “Un giorno le racconterò tutto ciò che ho fatto pur di essere sua madre  e stare con lei”.

Carlos il papà è stato anche lui adottato da una famiglia italiana. “ Ho molti più capelli io di mio padre e lui mi ha sempre invidiato per questo” – racconta divertito.

E’ questa la bellezza dell’Officina dei Miracoli: l’adozione internazionale!