Bolivia. Il reinserimento familiare di Wilson, tra nostalgia e speranza

L’Adozione a Distanza favorisce il benessere dei minori che hanno vissuto in centri di accoglienza e li aiutano nel processo di reinserimento familiare. Come è successo a Wilson, un ragazzo di 15 anni che ora deve salutare compagni ed educatori dell’orfanotrofio José Soria per tornare nella sua famiglia

L’adozione a distanza è un progetto che permette di sostenere il reinserimento familiare di minori che hanno vissuto in centri di accoglienza, aiutando le famiglie che hanno deciso di riaccogliere i propri figli.
Si tratta di un percorso delicato e complesso, che richiede un accompagnamento per garantire il benessere dei bambini e degli adolescenti coinvolti.

La paura di lasciare l’orfanotrofio

Un esempio è quello di Wilson, un ragazzo di 15 anni che si trovava nel centro di accoglienza Felix Mendez Arcos, e che poi è stato trasferito al José Soria.
Qua ha trovato amici, educatori e una équipe tecnica che lo hanno sostenuto e aiutato a crescere.
Ora ha dovuto lasciare il centro per il reinserimento familiare con il fratello maggiore, che non vedeva da cinque anni.
Wilson vive con una comprensibile angoscia questo cambiamento, perché sente di perdere i suoi punti di riferimento e le sue relazioni affettive.
In particolare, durante una passeggiata con gli altri ragazzi del centro, ha ricordato con nostalgia le gite fatte con gli amici.
Il bambino ha bisogno di tempo e di sostegno per adattarsi alla sua nuova situazione e per ricostruire il legame con il suo fratello.

Il sostegno a distanza in Bolivia

Anche tu puoi aiutare tanti minori abbandonati, decidendo di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Bolivia”, bastano 0,82 centesimi al giorno.

Per richiedere informazioni sull’Adozione a Distanza clicca qui