Bolzano, come riscoprire la voglia di adozione internazionale?

bolzanoLa campagna di sensibilizzazione di Amici dei Bambini sui temi dell’adozione e del sostegno all’infanzia abbandonata, recentemente avviata dalla sede di Bolzano di Ai.Bi., registra già i suoi primi successi. Merito dell’impegno dei referenti dell’associazione in Trentino Alto Adige … e di una certa locandina.

La Provincia autonoma di Bolzano è la zona italiana che forse più di ogni altra, negli ultimi anni, riflette una situazione paradossale che si sta purtroppo facendo largo anche nel nostro Paese. Sono sempre di più, infatti, le famiglie che, non riuscendo ad avere figli naturali, ricorrono alle tecniche di procreazione assistita, come l’inseminazione artificiale. Poche invece, anzi pochissime, quelle decidono di fare richiesta di adozione. E tutto ciò in nome di un presunto diritto a essere genitori, piuttosto che del sacrosanto diritto di milioni di bambini abbandonati nel mondo ad avere una famiglia. I dati parlano chiaro: nel corso del 2013, sono state solo 19 le coppie altoatesine che hanno fatto domanda di adozione presso il Tribunale per i minorenni.

Da questa consapevolezza è nata l’esigenza, da parte di Ai.Bi., di promuovere maggiormente la cultura dell’accoglienza dei minori fuori famiglia e di fare conoscere i servizi che l’associazione offre alle coppie adottive. “Il nostro compito – dice Paola Cozza, referente di Ai.Bi. Bolzano – è assistere la coppia dal momento in cui prende questa decisione fino a quando avverte il bisogno di un sostegno. Non abbandoniamo mai la coppia per qualunque problema nasca. Non ci sono famiglie poco adatte, ognuna per noi è una risorsa preziosa su cui lavorare”.

Tra le molte locandine stampate per questa campagna di sensibilizzazione, una in particolare sta facendo il giro del web. È ben visibile infatti in alcune inquadrature presenti nel cortometraggio “La poltrona del Papa”, opera prima da regista della giovane attrice italiana Cristiana Capotondi. Realizzato in occasione del primo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, il cortometraggio racconta la storia di una coppia disperata perché non può avere figli e che scopre la possibilità di adottare proprio grazie a una delle locandine affisse da Ai.Bi. per la sua campagna di sensibilizzazione.