Bomboniere Solidali. La Rosa di Jericho e la poesia della rinascita

Insegnante e madre, Gisella racconta come la Rosa di Jericho ricevuta alla Comunione della nipote, l’abbia portata a riflettere sul significato della rinascita, a scrivere una poesia e a immaginare un progetto educativo per i suoi alunni

A volte i doni più inaspettati portano con sé i messaggi più profondi. È quanto accaduto a Gisella D’Andrea, docente di scuola primaria che, in occasione della Comunione della nipotina, ha ricevuto in dono una Rosa di Jericho, bomboniera solidale di Ai.Bi. Amici dei Bambini. Un incontro che ha acceso in Gisella una scintilla di creatività e solidarietà, portandola a dedicarle una poesia e a riflettere sul significato che lega la sua rinascita a quella di tanti bambini in cerca di una famiglia. Gisella racconta con entusiasmo la sua esperienza.

L’intervista a Gisella

Tutto è iniziato a maggio, quando ho ricevuto una bomboniera solidale per la prima Comunione di mia nipote. Devo ammettere che non conoscevo né Ai.Bi. né la Rosa di Jericho. Quando ho aperto la scatola, mi sono trovata di fronte a questo “fagottino pungente” e non capivo cosa fosse. Pensavo fosse un tubero da far radicare in acqua! Poi ho letto la pergamena con le istruzioni e da lì è scattata la mia curiosità: mi sono documentata visitando il sito di AiBi, ho voluto conoscere le attività dell’associazione e ho cercato informazioni sulla Rosa di Jericho.

Cosa l’ha colpita maggiormente della rosa?

Senz’altro l’accostamento, la similitudine tra la Rosa di Jericho e la condizione di abbandono in cui vivono i bambini di cui Ai.Bi. si occupa. Sono  mamma di una bambina di 9 anni e, lavorando come docente di scuola primaria da tanti anni, vivo quotidianamente le tematiche educative e affettive legate ai bambini. Vedo da vicino i disagi che, purtroppo, per svariati motivi, alcuni di loro hanno vissuto o continuano a vivere. Questa similitudine ha risuonato profondamente in me.

Lei ha una passione per la scrittura di poesie. Come ha deciso di dedicare una sua composizione alla Rosa di Jericho?

Da tempo mi dedico alla scrittura di poesie e filastrocche, anche per bambini. Proprio per questo ho desiderato tradurre in semplici versi l’immagine suggestiva della Rosa che si apriva davanti ai miei occhi, intrisa di quel valore che la rende unica. L’ho sentita come un’ispirazione per comunicare l’emozione della rinascita.

Lei sottolinea l’importanza di conoscere e condividere iniziative di solidarietà…

Conoscere e condividere iniziative di solidarietà è essenziale per maturare una coscienza sociale e civica. Ci permette di prendere consapevolezza di problematiche di cui spesso si parla poco, ma che in realtà sono di interesse globale, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo. Credo fermamente che ciascuno di noi, nel proprio modo, nel proprio piccolo mondo e nei limiti delle proprie possibilità, possa e debba contribuire a diffondere e sviluppare la cultura della vita, della solidarietà e della pace.

Ha già pensato a come portare questo messaggio come docente?

Sì. L’istituzione scolastica in cui opero da oltre 20 anni all’ I.C. via Sacco e Vanzetti di Torremaggiore ha sempre partecipato attivamente a iniziative di solidarietà, sia a livello nazionale che internazionale, con la collaborazione attiva delle famiglie e sostenendo sempre la centralità dei bambini. Non escludo che mi piacerebbe pensare a una collaborazione con Ai.Bi. Vorrei proporre alla nostra dirigente scolastica un’iniziativa che miri a portare nella nostra scuola alcune Rose di Jericho. Potrebbero essere curate e accudite dai nostri alunni, con l’attenzione e la dedizione che ogni piantina richiede. Immagino la loro meraviglia nel vederla schiudere e la consapevolezza che il loro è un gesto che aiuta altri bambini, come una carezza data da lontano. Per questo vorrei concludere con un insegnamento di San Giovanni Bosco, al quale è intitolata la mia scuola: “Non basta essere amati, ma è importante sapere di essere amati”. E questo credo riassuma perfettamente il cuore della missione di Ai.Bi. e il significato di rinascita che la Rosa di Jericho incarna.

La poesia

LA ROSA DI JERICHO
di Gisella D’Andrea

Aspro e rude,
il cespo pungente,
nel deserto, su una rupe.
Il vento,
il calor del sole
inaridisce a tutte l’ore.
Timida si cela
un’anima verde e viva
che rinasce,
se ridesta,
da una lacrima
di vita.
Cullata nel palmo dell’affetto,
è presto dimenticato
quell’arido deserto!

Informazioni

Per qualsiasi ulteriore informazione puoi contattarci al n. 02.98822359 oppure via mail all’indirizzo bomboniere@aibi.it.