Bonus anziani. 850 euro per l’assistenza di chi ha più di 80 anni

A breve si apriranno le domande per richiedere il bonus anziani, misura sperimentale per il 2025/26 destinata agli over 80 non autosufficienti. Aggiungendo l’indennità di accompagnamento l’assegno potrà arrivare a circa 1400 euro

In un’Italia in cui la popolazione invecchia sempre di più e sempre più in fretta, i provvedimenti nei confronti delle persone anziane sono destinati ad avere un peso sempre maggiore nei bilanci dello stato e, inutile negarlo, nelle attenzioni dei programmi elettorali e le conseguenze decisioni dei governi.
È coerente,  dunque, che tra i principali provvedimenti del Governo Meloni abbia trovato posto un corposo Decreto Anziani, all’interno del quale sono contenute molte misure, di diverso tipo, per tutelare e migliorare i servizi verso questa fascia di popolazione. Il decreto è stato presentato già nel marzo scorso e di molti punti in esso contenuti si è già parlato a lungo, meno lo si è fatto per una misura importante ma la cui partenza è prevista per il 1° gennaio 2025.

Bonus anziani per gli anni 2025 / 2026

Si tratta del Bonus Anziani, misura che partirà in maniera sperimentale e che mira a dare un contributo “mirato” per il pagamento dei servizi di cura e assistenza effettuati da collaboratori domestici.
Il bonus, infatti, è riservato alle persone con più di 80 anni che abbiano un livello di “bisogno essenziale gravissimo”. Sarà l’INPS a valutare ogni singolo caso, decidendo i soggetti che ne avranno diritto. Oltre all’età e lo stato di salute, esistono, però, anche degli stretti limiti di reddito: avere un ISEE non superiore ai 6mila euro ed essere già titolari (o avere i requisiti per poterla chiedere) dell’indennità di accompagnamento.
Ne consegue che il bonus non sia certo destinato a una platea folta, prova ne siano i “soli” 250 milioni di euro di fondi messi a disposizione del governo per ciascun anno di sperimentazione: 2025 e 2026.

Fino a 1400 euro di contributo

Detto dei criteri, vediamo le cifra di cui si parla: 850 euro mensili di assegno di assistenza. Somma non indifferente che, per di più, si può sommare all’indennità di accompagnamento (che per il 2024 è fissata in 531,76 euro). Aspettando quella che sarà l’indennità del 2025, si può comunque ipotizzare un assegno mensile di quasi 1400 euro che non può essere pignorato e che non concorre alla formazione del reddito fiscale.
Limiti piuttosto stringenti sono stati posti sulla spendibilità del bonus, che potrà essere utilizzato solo per il compenso dei lavoratori domestici preposti all’assistenza della persona anziana e “titolari di un rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore”. La somma può altresì essere destinata a imprese che forniscono questo tipo di assistenza sociale non residenziale, facilitando, presumibilmente, tutta la parte contrattuale che altrimenti andrebbe regolata direttamente tra la famiglia della persona anziana e il dipendente.
Al momento le domande non sono ancora aperte, ma sicuramente negli ultimi mesi dell’anno l’INPS fornirà tutte le indicazioni utili per accedere, attraverso il proprio portale, a questa importante misura.