Bonus bebè 2011: le novità in Lombardia e Piemonte

Varia da regione a regione l’assegnazione del bonus bebè per questo 2011. Da Milano al Piemonte, Comuni ed altri enti locali hanno pensato alle diverse soluzioni per erogare assegni alle fasce sociali che rispettano determinati criteri di reddito e altre condizioni per l’accesso al sostegno.

La misura di sostegno, prevista dal Governo, è destinata ai figli nati o adottati nel 2009, 2010 e 2011: i genitori potranno richiedere un prestito agevolato fino a 5mila euro da restituire in un massimo di 5 anni. Le banche che aderiscono all’iniziativa si sono impegnate ad applicare un tasso annuo effettivo globale (TAEG) fisso non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (TEGM). Per le famiglie con bambini nati o adottati nel 2009 e portatori di malattie rare è previsto un TAEG ridotto allo 0,5%.

Le novità a Milano prevedono che il bonus possa essere assegnato a famiglie indigenti (anche quelle affidatarie in fase di preadozione) o madri single con tutela legale del figlio. Alle neomamme milanesi (con reddito non oltre 18mila euro) il comune riconosce un bonus bebè di 500 euro al mese se decidono di usufruire del periodo di astensione facoltativa per stare con il loro bambino, per un periodo non inferiore a sei mesi e sino al compimento del primo anno del figlio. Per avere diritto al contributo è inoltre richiesta: la residenza della famiglia a Milano da almeno tre anni, lo svolgimento da parte della madre di una attività lavorativa a tempo pieno o part-time (la madre che lavora a tempo determinato, stagionale o interinale o a progetto, può presentare domanda di bonus bebè (per almeno sei mesi), a condizione che il periodo richiesto sia coperto da un contratto di lavoro), il bambino non deve frequentare l’asilo nido.

La domanda può essere presentata anche dalle famiglie con figli in affidamento preadottivo. Ogni mese si riunisce una commissione tecnica consultiva che stilerà una graduatoria delle domande ricevute sulla base dei criteri di priorità (viene data precedenza ai bambini con disabilità certificata, due o più gemelli). Per calcolare il periodo in cui il bonus bebè sarà erogato, farà testo la data di presentazione della domanda.

In Piemonte, invece, le novità prevedono un buono per l’acquisto di pannolini, latte in polvere e altri generi di prima necessità per l’infanzia, fino a 250 euro a famiglia per ogni nuovo nato nel 2011.

«Abbiamo fatto di più rispetto all’ipotesi iniziale della fornitura di soli pannolini – spiega l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità, Politiche sociali e politiche della famiglia, della Regione Piemonte, Caterina FerreroSi è infatti deciso di dare alle famiglie un contributo nella forma del voucher in modo tale che possano utilizzarlo per l’acquisto dei pannolini, ma anche di altri prodotti necessari ai neonati». Il “bonus bebè”, infatti, potrà essere usato per l’acquisto di latte in polvere, creme e altri prodotti per l’infanzia acquistabili nelle farmacie e nei punti vendita.