Bonus casa: come cambiano gli incentivi con la riforma del governo

100% di sconto ai redditi inferiori ai 15mila euro di Isee. Vediamo che cosa prevede la revisione del bonus casa portata avanti dal governo 

I bonus per la ristrutturazione delle case sono destinati a cambiare.
Dopo le modifiche apportate nei mesi scorsi ai programmi esistenti, come il Superbonus 110% con sconto in fattura, il governo ha avviato una revisione degli incentivi per l’edilizia e l’efficientamento energetico, con l’obiettivo di renderli più mirati e sostenibili.
La riforma dei bonus si basa su due documenti: una proposta di legge presentata alla Camera dal leghista Alberto Gusmeroli e una proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) inviata dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), il forzista Gilberto Pichetto Fratin, a Bruxelles.

Maggiore equità nella distribuzione degli aiuti

La proposta di legge prevede una doppia aliquota di detrazione per le ristrutturazioni edilizie: fino al 60% per l’efficientamento energetico delle case, cumulabile in un decennio, e fino al 100% per coloro che hanno un Isee inferiore ai 15mila euro. L’obiettivo è garantire una maggiore equità nella distribuzione degli aiuti e anticipare le possibili conseguenze delle direttive europee sulla casa in discussione, che potrebbero imporre una massiccia campagna di ristrutturazione edilizia nel Paese in nome dell’efficienza energetica.
La proposta di aggiornamento del Pniec conferma la volontà di combattere la crisi climatica ed energetica anche attraverso il ruolo strategico dell’edilizia, promuovendo una riforma degli incentivi che identifichi le priorità (edifici meno performanti e situazioni di povertà energetica) e differenzi il livello di assistenza. L’approccio è realistico e tecnologicamente neutro, basato su una forte accelerazione su fonti rinnovabili elettriche, produzione di combustibili rinnovabili (biometano e idrogeno), ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione dei consumi finali (pompe di calore).
Lo scopo è quello di rendere i bonus equi e virtuosi per l’economia. Un obiettivo che mira a essere all’altezza delle grandi sfide che la riforma della normativa e la pesante eredità dei bonus del passato impone.