Bonus casalinghe: fino a 468 euro per chi non percepisce alcun reddito

Tra le misure varate dal Governo per il 2022, il cosiddetto Bonus Casalinghe mira a dare un contributo a chi non percepisce reddito o pensione avendo sempre dedicato la sua attività alla cura della casa e della famiglia

Lo si è detto tante volte: il lavoro di chi si prende cura della casa, dei figli e dei genitori anziani è il meno riconosciuto che esista. Eppure, tantissime persone, specialmente donne, vi si dedicano, a volte per scelta, più spesso per necessità, anche rinunciando a possibili carriere o altri impegni lavorativi.
Proprio per le persone che hanno dedicato la vita ai lavori di casa o di cura e, quindi, non hanno mai versato contributi previdenziali allo Stato, si rivolge il cosiddetto “bonus casalinghe”, che ha trovato spazio all’interno degli incentivi per il 2022.

Bonus casalinghe: fino a 468 euro di incentivo

Il bonus casalinghe è un incentivo che può raggiungere la cifra di 468,10 euro se chi ne fa richiesta non è coniugato e non percepisce altro reddito. Per chi, invece, ha una famiglia, la cifra intera verrà corrisposta solo a fronte di un reddito annuo complessivo inferiore ai 6.085,30 euro. L’importo va quindi a scalare per chi è coniugato e ha un reddito familiare che varia da questa cifra a un massimo di 12.170,60 euro.
La richiesta per poter accedere a questo contributo può essere fatta direttamente attraverso il portale dell’INPS, rivolgendosi a degli intermediari come i patronati, oppure chiamando il contact center.

Non solo bonus casalinghe: anche corsi di formazione gratuiti per il reintegro nel mondo del lavoro

Il bonus casalinghe, però, non è l’unica misura pensata per chi non ha un lavoro. A breve, infatti, saranno aperte le iscrizioni ai corsi formativi gratuiti rivolti al reintegro delle persone nel mondo del lavoro e all’inclusione di tutti coloro che svolgono, o hanno svolto per anni, attività domestiche. L’incentivo promosso dal Ministero delle Pari Opportunità, in questo caso, è pensato per gli enti che erogano i corsi di formazione e che hanno potuto presentare i loro progetti entro il 31 marzo. A breve verrà pubblicato, dunque, l’elenco dei corsi disponibili a cui, come detto, chi ne ha diritto potrà iscriversi gratuitamente.