Bonus centri estivi: fino a 400 euro di rimborso, ma solo per pochi

L’INPS ha previsto un contributo fino a 100 euro a settimana per le famiglie con figli tra i 3 e i 14 anni che partecipano a centri estivi. Le domande saranno accettate con priorità per gli orfani e, a seguire, partendo da chi ha ISEE più bassi, ma solo per poche categorie di dipendenti pubblici e pensionati

Finita la scuola, ma con i genitori ancora al lavoro, tutte le famiglie italiane si sono organizzate con campus estivi, oratori e attività varie. Un impegno che anche economicamente si fa sentire e che, per alcuni, può essere coperto  da un bonus che può arrivare a 100 euro a settimana.
Per richiederlo c’è tempo ancora fino al 20 giugno ma, come detto, la misura non è per tutti.

Un bonus centri estivi che può arrivare fino a 400 euro

Il bonus centri estivi, infatti, è riservato ai dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione Iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, nonché ai pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici, che abbiano figli tra i 3 e i 14 anni iscritti a un centro estivo.
Secondo il bando pubblicato dall’INPS, la misura, sottoforma di rimborso spese, può essere richiesta per la partecipazione a un centro estivo diurno in Italia da un minimo di una settimana a un massimo di quattro settimane, anche non consecutive, frequentate dai figli a partire dal mese di giugno fino al 10 settembre 2022. Il rimborso copre le spese di iscrizione, ma anche delle attività, il vitto, le eventuali gite, per un valore che va dall’80% (per ISEE superiori a 56.000 euro) al 100% (per ISEE al di sotto degli 8.000 euro) della retta settimanale, fino a un massimo di 100 euro a settimana.
Per la richiesta serve presentare l’ISEE anche se non sono previsti dei limiti, la misura, infatti, sarà corrisposta entro il 31 dicembre 2022 a chi ne ha diritto seguendo il crescere progressivo degli ISEE presentati, naturalmente a partire dalle fasce più basse. La priorità assoluta sarà data però agli orfani o equiparati, quindi, nei limiti di 500 posti, sarà riconosciuta priorità ai candidati con disabilità (secondo una tabella pubblicata nel bando) e, a seguire, tutti gli altri.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito dell’INPS a questa pagina