Brasile. Con la Rari Nantes Daniel Gallozzi porta l’adozione internazionale in serie A

DanielChi lo ha detto che dal Brasile arrivano solo i campioni di calcio? A smentire queste leggende…metropolitane, Daniel Afonso Gallozzi una vera promessa della pallanuoto italiana e brasiliana. Già perché Daniel è al 50% italiano e al 50% brasiliano: adottato all’età di 5 anni da Maria ed Enrico Gallozzi è arrivato a Salerno dalla lontana San Paolo. E appena messo piede nella città campana è stato colpo di fulmine con la pallanuoto raggiungendo fin da subito alti livelli.

Daniel gioca come marcatore esterno nella Rari Nantes Salerno squadra di pallanuoto della città campana che milita nel campionato di A2 ma punta alla serie A1. A giugno infatti ci sono i play off e per la squadra di Salerno ci sono buone speranze…

E non è ancora tutto…per la sua metà brasiliana, Daniel ha partecipato al campionato nazionale con la Bota Foco piazzandosi ai primi posti.

Ma a Daniel ragazzo generoso e dal sorriso solare, “semplicemente” giocare non era “abbastanza”. Per questo ha deciso di mettere a frutto ciò che da giocatore ha imparato per fare innamorare della pallanuoto i più piccoli. Ecco che diventa allenatore della Rari Nantes “pulcini” gli under 11.

Daniel del resto ha vissuto la bellezza dell’accoglienza e della condivisione sulla sua pelle fin dal primo momento. Lui è uno dei 5 figli di Maria ed Enrico Gallozzi: i primi due biologici, il terzo Daniel, la quarta biologica e l’ultima adottata in Cina due anni fa. Insomma una famiglia da oscar o per rimanere in ambito sportivo…da serie A.

La pallanuoto mi ha aiutato tantissimo– dice mentre allena i più piccoli tra un fischio e un ‘stendi di più le braccia!’ –  All’inizio facevo nuoto ma lo sport di squadra mi ha insegnato il rispetto delle regole, della condivisione dei sacrifici e dei traguardi e soprattutto mi ha aiutato a integrarmi e a vincere paure e timori che inevitabilmente un bambino adottato porta con se

Sarà anche per questo che la Rari Nantes Salerno, punta alla promozione in massima serie anche e soprattutto nel nome della lotta all’abbandono. La società salernitana, di cui è presidente Enrico Gallozzi, già legata ai progetti in favore dell’infanzia disagiata, dal 2014 è al fianco di Ai.Bi., in particolare della campagna “Fame di Mamma” e nello specifico sostenitrice del progetto “Pan di Zucchero” che Ai.Bi. Salerno porta avanti all’interno del Punto Famiglia ACLI di Via Rocco Cocchia, (grazie alla collaborazione proprio con le ACLI locali. di Salerno) e che si occupa di sostenere e accompagnare le famiglie adottive, affidatarie e biologiche e di promuovere le attività di un laboratorio ludico-educativo per minori dai 4 ai 12 anni.

La società giallorossa, del resto, ha una lunga tradizione di formazione sportiva dei giovanissimi. Tra gli atleti della prima squadra, infatti, il più “anziano” ha solo 27 anni e il più giovane soltanto 14.