Se investi sui Btp, l’Isee si abbassa: la proposta

Il governo ha inserito nella legge di bilancio una norma che escluderebbe i titoli di Stato dal calcolo dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente che serve per accedere a bonus e prestazioni sociali

L’Isee tiene conto del reddito, del patrimonio e della composizione del nucleo familiare.
Attualmente, i titoli di Stato sono considerati come patrimonio mobiliare e quindi influiscono sull’Isee.
Con la nuova norma, invece, i Btp e gli altri titoli emessi dallo Stato italiano non saranno più conteggiati, con il vantaggio di abbassare l’Isee e quindi aumentare le possibilità di ottenere agevolazioni.

Favorire le famiglie o sostenere il tesoro?

La misura dovrebbe favorire le famiglie che hanno investito i loro risparmi in Btp, soprattutto dopo le due emissioni del Btp Valore, il titolo riservato ai piccoli risparmiatori che offre un rendimento legato all’inflazione.
Ma uno degli obiettivi dell’esclusione dei Btp dall’Isee è quello di sostenere il Tesoro nel collocamento dei titoli di Stato, che nel 2022 dovrà emettere circa 480 miliardi di euro. Il governo punta a rafforzare il ruolo degli investitori domestici, in particolare delle famiglie, per rendere il debito meno esposto alle fluttuazioni dello spread e alle pressioni dei mercati internazionali.

Le critiche

La misura ha suscitato però anche delle critiche da parte dell’opposizione, che la ritiene iniqua e ingiusta. Secondo il Partito Democratico, infatti, l’esclusione dei Btp dall’Isee favorisce chi ha un patrimonio elevato e penalizza chi ne ha uno basso o nullo.
Inoltre, secondo i critici, la misura potrebbe creare distorsioni nel mercato dei titoli di Stato e rendere più difficile il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del debito pubblico.