Cagliari, 1° dicembre. Può l’accoglienza di un bambino abbandonato cambiare il senso della propria vita? La risposta nel film “All’improvviso Komir”

flyer-locandina-komirDa una parte il dramma di un bambino solo al mondo che, con il suo silenzio, “grida” a tutti la sofferenza dell’abbandono. Dall’altra due persone  che da troppo tempo hanno deviato dalla retta via e stanno cercando disperatamente un senso alla propria vita. Queste due linee ideali, apparentemente così lontane, si incroceranno nell’accoglienza. È questo il senso profondo di “All’improvviso Komir”, il film patrocinato da Amici dei Bambini, che giovedì 1° dicembre arriva all’UCI Cinema di Cagliari.

Nato da una collaborazione tra A.Bi. e la società di produzione Noura Film, “All’improvviso Komir” prosegue quindi nel suo tour nazionale nelle sale della catena UCI Cinemas.

La pellicola, diretta da Rocco Ricciardulli, vede tra i protagonisti anche Gaia Amaral, testimonial di Ai.Bi. Al centro del film ci sono il dramma dei minori stranieri non accompagnati e il potere salvifico dell’accoglienza. Due temi che, trattati con la potenza delle immagini e dei primi piani, ha garantito ad “All’improvviso Komir” il favore del pubblico e della critica in occasione delle manifestazioni in cui è stato presentato: l’Italian Film Festival 2015 di Berlino e il “Concorso Rivelazioni” della Cineteca italiana di Milano.

La vicenda vede due malviventi della periferia milanese, Gianni e Sandro, alla ricerca di una svolta positiva nella loro vita. Svolta che arriverà grazie a Komirm, un ragazzino albanese apparentemente spuntato dal nulla, che ridarà un senso alle loro esistenze. I due criminali verranno così conquistati dall’innocenza del bambino da decidere di legarsi a lui, diventando responsabili del suo destino.

Grazie soprattutto ai profondi silenzi di Komir, il film induce una riflessione sull’accoglienza come occasione di rinascita sia per il bambino, che vive il dramma della solitudine, sia per chi, facendosi carico di lui, ritrova uno scopo positivo nella propria vita. Ascoltare il grido del bambino abbandonato permette quindi di aprire, anche nel cuore del più duro degli uomini, quel “pertugio” necessario per dare il via a un percorso di autentica redenzione. La vera vittoria, infatti, non è il denaro o il potere, ma la capacità di aprirsi ai più fragili. E l’accoglienza di un bambino abbandonato è l’unica grande verità.

Per l’acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi al sito www.ucicinemas.it. Parte del ricavato della serata sarà devoluto ai progetti e alle attività di Ai.Bi.