Dopo l’approvazione della nuova legge cambogiana sulle adozioni internazionali da parte dell’Assemblea nazionale lo scorso venerdì 23 ottobre 2009, anche il Senato ha approvato ieri la legge. Lo riporta oggi il quotidiano locale “The Cambodia Daily”. Ora il testo dovrà ottenere la ratifica finale da parte del Re Nordom Sihamoni.

Cosa succederà alla coppie con i dossiers attualmente pendenti ancora non è stato definito. Dovranno seguire l’iter previsto dalla nuova legge e ricominciare il percorso dall’inizio o potranno completarlo con il vecchio regime normativo?

Il direttore del Dipartimento per il Benessere dei Minori dipendente dal Ministero degli Affari Sociali, Oum Sophannara, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sugli effetti che avrà la nuova legge nei confronti delle famiglie straniere che avevano già avviato l’iter adottivo negli scorsi mesi. Le autorità cambogiane, infatti, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle centinaia di casi di coppie che avevano avviato il percorso adottivo con il vecchio quadro normativo.

L’obiettivo della legge è quello di definire i criteri, le condizioni, la procedura delle adozioni internazionali con l’intento di garantire il miglior interesse e la protezione dei diritti fondamentali dei minori.

I contenuti della legge non sono ancora stati resi noti, tuttavia il “The Cambodia Daily” ha anticipato che gli aspiranti genitori adottivi dovranno essere sposati ed avere entrambi più di 30 anni (più di 22 anni ma non oltre 45 anni rispetto all’età bambino). Le famiglie straniere dovranno inviare, ogni sei mesi, un fascicolo contenente le indicazioni sulle condizioni del figlio adottivo fino al compimento dei 3 anni.