Carlo Casini: “Adozione ai single: perché no?”

MILANO – Sull’opportunità, prevista dalla legge italiana, di permettere ai single di adottare bambini che nessuna coppia abbia voluto adottare, si è svolto un dibattito con Carlo Casini, presidente della Commissione affari costituzionali dell’europarlamento.

“Per quanto riguarda le adozioni internazionali aperte anche ai single, già la legge italiana prevede un’eccezione – ha esternato Casini, nel corso di un talk avvenuto al Family -. Quando un bambino non è stato voluto da nessuna coppia ed è diventato di difficilissima adozione, in quanto portatore di un handicap o perché cresciuto di età, bisognerebbe permettergli di venire adottato da una persona singola. Se c’è una signora anziana, vedova o senza partner, che possa adottarlo, non vedo perché obbligarla al contrario”.

Diversi i temi sviluppati da Casini e Marco Griffini, conduttore del talk: il sovrannumero di enti autorizzati all’adozione, la corruzione e l’uso di intermediari, entrambi elevati a sistema presso fin troppe associazioni all’estero. Aperture anche sull’adozione dei nascituri: l’iniziativa fu portata avanti, ricorda Casini, anche dal Movimento per la Vita nel 1967, come prima proposta di legge popolare mai presentata in Italia. “In Italia seguiamo un’impostazione assai diversa rispetto a quella in vigore negli Stati Uniti, dove l’adozione del nascituro o la cosiddetta adozione in pancia è già una realtà. In Italia la cultura vigente vuole che l’adozione comporti una rottura del legame con la famiglia biologica. Anche qui non posso che essere d’accordo – aggiunge Casini -, del resto il Movimento per la Vita ha dfatto suo l’invito di Madre Teresa di Calcutta: adoption, not abortion“.