Caso adozioni Russia-USA: le autorità russe non le hanno sospese

bimba americanaNessuna sospensione per le adozioni di bambini russi da parte di famiglie americane dopo il caso di Artyom: il figlio adottivo russo di sette anni “rispedito” dalla mamma adottiva americana a Mosca perché “troppo violento e con problemi comportamentali”. Il sito del Dipartimento di Stato americano ha reso noto che, nonostante le dichiarazioni del Ministero degli Affari Esteri russo per un’immediata sospensione delle adozioni internazionali per i cittadini americani, non è stato comunicato da Mosca tale blocco.

All’indomani del rientro di Artyom nel suo Paese, il 12 aprile 2010, il Ministro Sergei Lavrov aveva espresso la volontà di sospendere le adozioni di minori russi da parte di famiglie americane seguite dall’associazione coinvolta nel caso (“World Association for Children and Parents”). Grande l’indignazione anche da parte delle autorità americane: l’ambasciatore americano a Mosca, John Beyrle, aveva espresso rabbia e sconcerto per quanto successo.

Ad oggi l’ambasciata americana a Mosca continua a pianificare e rilasciare visti di immigrazione per i bambini che devono essere adottati dalle famiglie statunitensi.

Il Dipartimento di Stato ha anche fatto sapere che, tramite il suo sito (http://www.adoption.state.gov/), nei prossimi giorni un gruppo di funzionari americani volerà a Mosca per incontrare i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia per fare il punto sui rapporti tra i due Paesi in materia di adozioni internazionali.

Sarebbero 50.000 i bambini provenienti dalla Russia che sono stati adottati dalle famiglie americane.