Cattolici in politica (6), Pasquali: le associazioni incarnano il nuovo modo di fare politica

associazioniSi chiama Osservatorio del Bene Comune ed è un’originale iniziativa promossa da 18 associazioni aderenti al network di organizzazioni cattoliche e laiche Retinopera. Si propone di creare modelli di sviluppo nuovi, fondati sul valore delle relazioni umane. A differenza delle altre forme di rappresentanza, l’Osservatorio intende dare risposte concrete ai bisogni della comunità cercando nuovi percorsi, affinché la stessa attività economico-finanziaria si basi su autentici rapporti di socialità.

Ne abbiamo parlato con Franco Pasquali, coordinatore di Retinopera e Segretario Generale di Coldiretti.

L’Osservatorio del bene comune rappresenta un nuovo modo di fare politica delle associazioni?

Sicuramente. Oggi non esiste solo la forma di rappresentanza politica dei partiti, ma assume sempre più valore quella delle associazioni, in cui si riconoscono strati della popolazione sempre più ampi.Le organizzazioni che hanno aderito al progetto dell’Osservatorio hanno una forte vitalità al loro interno proprio perché hanno l’obiettivo di rappresentare i bisogni della loro base. Basti pensare che le 18 realtà aderenti al progetto (da Azione Cattolica ad Acli tanto per citare due illustri associazioni) rappresentano il 10% della popolazione italiana con 6 milioni di aderenti. Aldilà del puro dato numerico, siamo di fronte a una proposta che ha solide radici nella collettività e nelle associazioni che la rappresentano. Le associazioni dell’Osservatorio intendono lanciare nuove proposte culturali orientate all’assunzione di nuovi stili di vita e di comportamenti etici, indispensabili supporti per la creazione di nuovi processi politici ed economici.

In che modo?

Stiamo mettendo a punto un modello di sviluppo con 30 azioni che evidenzino atti virtuosi per la comunità, che vanno dal recupero dei legami familiari alle modalità di accoglienza degli immigrati. L’attuale momento di crisi economica ci sta dando la possibilità di riflettere sul ruolo delle associazioni nel sostegno alle categorie a rischio di esclusione sociale. L’idea è quella di mettersi al servizio della crescita materiale e spirituale della persona umana.

Un partito dei cattolici come terzo polo tra PD e PDL è ancora possibile oggi?

Penso che oggi debba rinascere un “nuovo umanesimo” all’interno dell’intera classe politica, senza delegare questo compito a un’unica struttura partitica. Oggi siamo di fronte a sfide sociali ed economiche così ampie e variegate che è richiesto l’impegno di tutti i politici per il perseguimento del bene comune. E in questa fase il mondo dell’associazionismo cattolico ha la possibilità di incidere, innervando il tessuto sociale e imprenditoriale di una valorialità attenta ai bisogni della comunità.