“Chi può vincere le tenebre della solitudine e dell’abbandono ?”

vedova-poveraSi rinnova anche a dicembre la tradizione che vede le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata ritrovarsi, il primo sabato del mese, a pregare insieme per la recita comunitaria del Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo.

Per questo mese, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo sono a cura dei coniugi  Paola e Mauro Gozzini, della comunità La Pietra Scartata della Lombardia.

Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-14a)

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue
né da volere di carne né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. 

COMMENTO

“E il Verbo si fece carne …”. Gesù, Dio si è fatto uomo, si è incarnato per ognuno di noi. Nel Natale appena trascorso lo abbiamo visitato bambino deposto su una mangiatoia. Dio si dona a noi nella semplicità, nel nascondimento, come una Parola appena sussurrata. Cosa c’è di più semplice, puro, che suscita amore e tenerezza di un bambino appena nato?

In molti presepi Gesù bambino allarga le braccia come per essere preso in braccio o per anticiparci l’abbraccio che ci donerà sulla croce.

“In lui era la vita e la vita era la luce … . e le tenebre non l’hanno vinta”.

Ancora oggi in tanti angoli del mondo milioni di bambini sono avvolti dalle “tenebre”, soli, con gli occhi persi nel vuoto sognano di poter allargare le braccia per essere accolti e amati da una mamma e un papà. Il loro grido silenzioso rimane spesso inascoltato. Quando, però un uomo e una donna sentono questo grido e incontrano uno di questi piccoli per farlo tornare ad essere figlio la vita si trasforma in luce e vince le tenebre della solitudine e dell’abbandono. Gli occhi di questi bambini si illuminano e rispecchiano la luce di Gesù bambino, la luce della vita e dell’Amore.

Preghiamo

Nel 1° mistero

preghiamo per tutti i bambini che hanno trascorso il Natale in un istituto, affinché possano presto ricevere il calore di un abbraccio di una famiglia.

Nel 2° mistero

preghiamo per tutti i bambini allontanati dalla loro famiglia, fa che siano accolti da una famiglia affidataria che li accompagni nell’attesa di ritornare ad essere pienamente figli.

Nel 3° mistero

preghiamo per tutte le famiglie in attesa, fa che gli impedimenti burocratici non le scoraggino e dona loro la forza per continuare a lottare per poter portare il loro amore a tutti i bambini che li stanno aspettando.

Nel 4° mistero

preghiamo per tutti i bambini, ragazzi, giovani che hanno provato il dolore dell’abbandono, perché riescano a rimarginare la ferita aperta nel loro cuore, sapendosi accettare come persone uniche e capaci di essere un dono per gli altri specialmente per gli ultimi e i più piccoli.

Nel 5° mistero

preghiamo Maria madre di Dio, regina della pace che abbiamo ricordato nella festa di ieri perché ci aiuti a portare ogni giorno del nuovo anno un sorriso e la pace nelle nostre famiglie e a coloro che incontreremo.