Cina: il mio canto d’amore per te, Hao, figlio del mio cuore

La particolare luce che brilla in questa lettera è simile a polvere di stelle, all’alone sottile sulle foto più care. A., neomamma adottiva, scrive a una responsabie di Ai.Bi. e innalza il suo canto di ringraziamento, con l’anima ancora traboccante della gioia del primo incontro: suo figlio.

Cara Cristina,

sono stata veramente felice di incontrarti. 

Il tempo che abbiamo trascorso insieme ha dato inizio a una nuova vita per noi stessi e per la nostra famiglia. Ringrazio Dio di averci portato su questa strada, e ora mi sembra che tutta la vita, ogni momento, ogni scelta, ogni battuta d’arresto e ogni accelerata, ogni evento felice e ogni caduta nel pianto e nella sofferenza, siano stati tutti tesi perché ci trovassimo precisi e puntuali al nostro appuntamento con Hao.

Lui, e non un altro! Noi, e non altre persone! Perché solo lui è nostro figlio e fratello e solo noi i suoi genitori e sorella.

Ancora una volta, però, la Vita mi ha sorpresa, facendomi vedere sfumature mai immaginate. Sono partita preparando il cuore e la mente ad accogliere un bambino. Mi sono trovata a sperimentare la sublime bellezza dell’essere accolta. Nei  pianti di Hao profondi, disperati, avviliti, arrabbiati, spaesati, poi nella sua capacità di guardare oltre, di credere ancora nella vita, di abbracciarla di nuovo con allegria,di fidarsi pian pianino e di abbandonarsi poi alle carezze, alle coccole, all’accudimento e a tutto il mio amore, mi sono sentita avvolgere e riscaldare da un nuovo senso dell’Amore.

Grazie Hao, perché sei uno Dono veramente «Special»! Grazie Ai.Bi., perché ci hai insegnato la strada per superare le nostre paure! Grazie Cristina, perché fai un lavoro straordinario! Grazie Dio, perché tutti ami e di tutti ti prendi cura!

Buona giornata e buon lavoro.

A.