Colombia: al via il Secondo Congresso sull’adozione internazionale

Brasile GuermaniSi è aperto oggi a Bogotà, in Colombia, il Secondo Congresso sull’adozione internazionale “Il diritto a vivere in famiglia”: una due giorni promossa dall’Instituto Colombiano Bienestar Familiar (ICBF) – l’organismo competente in materia di adozione internazionale – con l’obiettivo di riunire i rappresentanti delle autorità colombiane che si occupano di adozione e gli esponenti delle istituzioni dei Paesi di origine, delle Autorità Centrali e degli enti autorizzati.

Obiettivo del Congresso sarà quello di aprire un confronto sulle strategie elaborate dai Paesi di origine e di accoglienza per valorizzare l’adozione come opportunità per un bambino abbandonato di vedere garantito il diritto alla famiglia.

Nella giornata iniziale il Direttore Generale dell’ICBF, Elvira Forero Hernandez, ha aperto i lavori e introdotto la prima sessione di lavoro, focalizzata sulle conseguenze dell’abbandono su un bambino non più piccolo e sugli adolescenti, che ancora sperano di trovare una famiglia disposta ad adottarli. A seguire sono arrivati gli interventi dei rappresentanti delle Autorità centrali di Brasile, Argentina, Lituania che hanno illustrato i programmi per favorire l’adozione nazionale e internazionale.

Ampio spazio è stato riservato a un innovativo progetto promossso dall’ICBF con due Paesi di accoglienza dei minori colombiani (Stati Uniti e Germania) dal titolo “Magia en grande”. Il progetto nasce dall’esigenza di favorire l’adozione di quei minori che nessuno vuole più adottare, perché considerati troppo grandi dalle aspiranti famiglie adottive: i bambini con più di otto anni di età.

Si tratta di una formula che prevede una sorta di inserimento pre-adottivo di un bambino adottabile che viene ospitato da una famiglia straniera per un periodo di tempo predeterminato, in modo da facilitare la conoscenza e l’inserimento nel contesto familiare. Per non illudere il minore, non gli viene detto che il soggiorno temporaneo potrà sfociare in un’adozione; il periodo di permanenza con la famiglia viene presentato invece come un periodo di vacanza all’estero a casa di una coppia accogliente straniera.

Grazie a questo programma sono stati adottati dal 2008 più di 20 bambini con più di otto anni attraverso un’agenzia americana che ha lavorato con le autorità colombiane.