Como, aggressione al bimbo di 4 anni. Episodio precoce di razzismo?

A Como un bambino di appena quattro anni è stato aggredito dai compagni di asilo perché ha la pelle nera. Oggi è stato sottoposto a un intervento all’Ospedale Mangiagalli di Milano per le lesioni subìte.

Non pare del tutto azzardato parlare di un caso precoce di razzismo, di fronte al quale le insegnanti si sono trovate impreparate, incapaci di contenere il gesto violento dei bambini.

Purtroppo non si tratta di un caso isolato. E’ un fatto che ci interroga, che può rientrare tra le centinaia di casi che ogni anno vengono denunciati. L’Ufficio Nazionale antidiscriminazione razziale (UNAR) riceve 10mila segnalazioni al numero verde 800 901 010, e nel 2008 ha accertato 247 casi di violazione dei diritti fondamentali dei minori causati dal razzismo. Il picco c’è stato nel 2005, ma nel 2009 si potrebbe anche superare il record secondo UNAR.

L’intolleranza verso gli stranieri purtroppo non è una novità. Il fatto nuovo è che le cronache raccontino di aggressioni e intimidazioni contro i bambini, come nel caso di Como.

I genitori adottivi sono sensibili rispetto a questi episodi e non possono non richiamare l’attenzione rispetto a quanto si sta verificando in alcuni Tribunali per i Minorenni italiani laddove il colore della pelle è ancora considerato un elemento discriminante.

Sono ancora numerosi, infatti, i decreti di idoneità che riportano frasi discriminatorie come “minore non di colore” o con “caratteristiche somatiche simil europee”. Un decreto vincolato blocca quindi l’accoglienza di un bambino in famiglia, condannandolo a vivere per sempre in orfanotrofio.

Ai.Bi. richiama l’attenzione su questi episodi, affinché non passino in sordina, per dare al maggior numero di bambini abbandonati ogni concreta opportunità di trovare una famiglia che li accolga.