Congo, Nord Kivu: ancora violenze, 10mila sfollati a rischio

(Goma) A Rutshuru i ribelli di Nkunda starebbero esercitando pressioni sugli sfollati -che attualmente cercano rifugio in un campo provvisorio vicino alla base della missione Onu (Monuc)- affinche’ tornino nei loro villaggi. Circa 10.000 sfollati sono accampati intorno alla base delle nazioni Unite per paura di rappresaglie da parte dei gruppi armati. Lo ha riferito l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), sottolineando come i ribelli impedirebbero agli sfollati di raggiungere l’accampamento. “Sembra che il gruppo ribelle stia reclutando i ragazzi piu’ giovani per fare pattugliamenti notturni ed evitare che la gente raggiunga il sito”, si legge in una nota dell’agenzia Onu. Il team dell’Unhcr in missione a Rutshuru ha riferito che la maggior parte delle famiglie sfollate lascia il sito vicino alla base della Monuc durante il giorno per recarsi nei villaggi di origine, tornando prima che scenda la notte.Molti degli sfollati hanno chiesto di essere trasferiti altrove poiche’ la loro situazione e’ diventata molto precaria, e raccontato di detenzioni arbitrarie ad opera dei ribelli. Nel frattempo l’Unhcr continua i trasferimenti volontari di sfollati dai precari campi di Kibati, a nord di Goma, al nuovo sito di Mugunga III.
Finora l’Unhcr ha dato assistenza a piu’ di 3.200 sfollati che si sono trasferiti a Mugunga III e continua a trasferirne circa 600 al giorno. Secondo le ultime stime Onu, ci sono attualmente piu’ di 142.000 sfollati nei sei campi nelle immediate vicinanze di Goma.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha poi condannato fermamente l’assassinio a sangue freddo del cooperante congolese della ong Avsi, ucciso ieri mattina appena fuori Rutshuru, in Nord Kivu, mentre si recava a lavoro. L’Avsi ha avviato le operazioni umanitarie nel Paese africano nel 2002 e, tra le sue attivita’, sta attualmente lavorando con i bambini nel nuovo campo dell’Unhcr Mugunga III, a ovest di Goma.

Intanto, nell’estremo nord del Paese, l’Unhcr si sta preparando a una probabile nuova ondata di rifugiati che si dirigono verso il Sudan meridionale. L’esodo sarebbe causato da un’operazione militare congiunta di forze congolesi, ugandesi e del Sudan meridionale iniziata domenica per cercare di allontanare il Lord’s Resistance Army (Lra) dai campi nel lontano Garamba National Park, nel nord-est della Repubblica del Congo. Sembra che i civili che fuggono dagli scontri stiano attraversando il confine con il Sudan, ma per ora non si hanno informazioni sul loro numero. Negli ultimi 20 anni, quasi 2 milioni di persone in Uganda sono state costrette a fuggire a causa dalle attivita’ militari e dalle atrocita’ legate al Lra.
I negoziati di pace ormai naufragati avevano alimentato la speranza che i movimenti forzati della popolazione sarebbero terminati. Invece molte persone sono di nuovo in fuga.

(fonte: AGI Mondo)