Congo, UNHCR: atrocità contro i civili

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime profonda preoccupa
zione per le sempre più frequenti notizie di atrocità e abusi commessi ai danni di civili nelle Province del Nord e del Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, che sarebbero perpetrati sia dai gruppi ribelli che dalle forze governative, e che continuano a causare massicci movimenti forzati di popolazione nella regione.

La responsabilità degli attacchi e delle rappresaglie sembra essere nella maggior parte dei casi da attribuire al cosiddetto Fronte Democratico per la Liberazione del Rwanda (FDLR), ma è in aumento il numero di episodi attribuiti all’Esercito Nazionale congolese, il FARDC.

Due settimane fa, nel villaggio di Ekingi, circa 80 km a nord-ovest di Bukavu, nella Provincia del Sud Kivu, e a Busurungi, nel territorio di Walikale, nella Provincia del Nord Kivu, una serie di attacchi, presumibilmente ad opera del FDLR, hanno causato oltre 60 vittime e più di 700 case sono state date alle fiamme. Le rinnovate violenze contro i civili stanno seminando il panico e stanno costringendo un enorme numero di persone a lasciare i propri villaggi e a dirigersi verso Hombo, circa 20 km a nord.

Da gennaio i ripetuti attacchi del FDLR nel Nord e Sud Kivu hanno costretto a fuggire dalle loro case oltre 370.000 persone che si sono dirette nelle foreste o in altri luoghi più sicuri.

Nel Sud Kivu le tensioni sono aumentate a causa dell’intensificarsi dell’attività militare del FARDC contro il FDLR, volta a neutralizzare i ribelli Hutu ruandesi. Le operazioni militari in corso nel Nord Kivu contro il FDLR hanno costretto circa 30.000 persone a fuggire nei distretti di Kahele e Shabunda, nel Sud Kivu.

La popolazione locale riferisce di persecuzioni, violazioni dei diritti umani, violenze sessuali e intimidazioni quotidiane ai danni di civili nella parte orientale del Paese. I civili vivono sotto la costante minaccia di uomini armati che saccheggiano, violentano le donne, bruciano le case e confiscano i raccolti e le scorte di cibo. Anche i furti e il lavoro forzato sono molto diffusi nella regione.

L’UNHCR, con il supporto della comunità internazionale, lancia un appello al governo della RD del Congo, affinché provveda urgentemente a dare protezione alla popolazione civile e a mettere fine al clima di impunità che sembra circondare i crimini commessi dal FARDC, dalla polizia nazionale e dai ribelli armati, come quelli del FDLR.

L’UNHCR continua a monitorare la situazione della sicurezza in collaborazione con i suoi partner nelle aree più colpite e accessibili del Sud Kivu. Anche gli episodi di violenza nei confronti degli
operatori umanitari sono in aumento e molte missioni umanitarie sono state sospese per evitare di mettere a rischio i beneficiari.